Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti di venerdì 8 maggio

Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti di venerdì 8 maggio. Tutto pronto anche in Abruzzo per i test sierologici disposti su scala nazionale. Continuano a crescere i guariti, vicini al contagio-zero. Oggi 6 nuovi casi e 3 decessi.

 

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

Ore 16.59 – Coronavirus Abruzzo: dalla Camera di Commercio 3 mln per le imprese

Ore 15.53 – Coronavirus Abruzzo: esposto Uilm su bus Atm, a rischio lavoratori Sevel

Ore 15.26Coronavirus Abruzzo, bollettino 8 maggio: 6 nuovi casi e 3 decessi

Ore 14.16 – Coronavirus Abruzzo: ristoratori milanesi multati, colletta colleghi aquilani

Ore 13.50 – Coronavirus Abruzzo: Teramo, alla Asl si lavora per aumentare i test

Ore 13.44 – Colonnella, all’Atr ennesimo rinvio per gli stipendi

Ore 13.30Coronavirus Abruzzo, dal centrosinistra una risoluzione per i Comuni della zona rossa

Ore 13.20 – Coronavirus Abruzzo: buoni spesa Teramo, richieste whatsapp sospese

Ore 13.11Fase 2: a Pescara da sabato 9 maggio riaprono i parchi cittadini 

Ore 13.00 – Coronavirus Abruzzo: salta il Premio Scanno 

Ore 12.00 – Coronavirus Abruzzo: a Teramo sventola la bandiera della Croce Rossa

Ore 11.30 – Coronavirus Abruzzo: Cna “Finanziato solo il 2,2% delle imprese”

Ore 11.20 – Coronavirus Abruzzo: Verì ” 423 nuove assunzioni nelle Asl”

Ore 10.40 – Coronavirus Abruzzo: Atri, misure economiche per sostenere le attività produttive

Ore 10.00 – Coronavirus Abruzzo: crisi ristorazione e turismo, le proposte di Aria

Ore 9.15- Di Giovanni su Rete8: “Il Covid ha aumentato l’insonnia. Le mamme le più colpite”

Ore 8.48 – Coronavirus: a Pescara primo concerto in “live streaming”

Ore 6.00 – Coronavirus Abruzzo: Verì “Test sierologici su 5.300 persone” 

 

LE NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

Coronavirus Italia: il bollettino dell’8 maggio
Sono 87.961 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.663. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 1.904. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile.
Sono state superate le 30 mila vittime per coronavirus in Italia: sono infatti salite a 30.201, con un incremento di 243 in un giorno. Ieri l’aumento dei morti era stato di 274.
Sono saliti a 99.023 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 2.747 rispetto a ieri. Giovedì i pazienti dimessi e guariti erano stati 3.031.
Prosegue anche oggi il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 1.168 i pazienti nei reparti, 143 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 400, 80 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 14.636, con un decremento di 538 rispetto a ieri. Infine, sono 72.157 le persone in isolamento domiciliare, 982 in meno rispetto a ieri.
Nel dettaglio – secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, i dati attualmente positivi sono 31.983 in Lombardia (-32), 14.107 in Piemonte (-362), 7.730 in Emilia-Romagna (-281), 6.187 in Veneto (-347), 4.592 in Toscana (-124), 3.176 in Liguria (-72), 4.328 nel Lazio (-20), 3.238 nelle Marche (-9), 2.012 in Campania (-127), 872 nella Provincia autonoma di Trento (-38), 2.733 in Puglia (-67), 2.127 in Sicilia (+0), 911 in Friuli Venezia Giulia (-16), 1.713 in Abruzzo (-57), 502 nella Provincia autonoma di Bolzano (-49), 119 in Umbria (-22), 553 in Sardegna (-30), 123 in Valle d’Aosta (-7), 619 in Calabria (-14), 152 in Basilicata (-3), 184 in Molise (+14). Quanto alle vittime, sono in Lombardia 14.839 (+94), Piemonte 3.305 (+23), Emilia Romagna 3.797 (+31), Veneto 1.627 (+38), Toscana 930 (+15), Liguria 1.265 (+11), Lazio 549 (+6), Marche 954 (+6), Campania 386 (+7), Provincia autonoma di Trento 438 (+0), Puglia 443 (+2), Sicilia 253 (+2), Friuli Venezia Giulia 308 (+0), Abruzzo 351 (+3), Provincia autonoma di Bolzano 289 (+3), Umbria 71 (+1), Sardegna 119 (+0), Valle d’Aosta 139 (+0), Calabria 90 (+1), Basilicata 26 (+0), Molise 22 (+0). I tamponi effettuati sono 2.445.063, con un incremento di 63.775 rispetto a ieri. Le persone sottoposte a tampone sono 1.608.985.
I contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti, sono 217.185 con un incremento rispetto a ieri di 1.327. Ieri l’aumento era stato di 1.401.

Fase 2: Iss, cautela non è solo buon senso. Brusaferro, riaprire insieme alle regioni con modelli condivisi – Nell’affrontare la Fase 2 “serve una grande cautela: non è solo una questione di buon senso” perché i modelli indicano che è pericoloso “fare troppe cose insieme”, ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall’istituto. Una strategia opportuna, ha aggiunto, è riaprire insieme alle regioni con modelli condivisi

Coronavirus: Iss, ok mascherine fatte dai cittadini. Confezionate in proprio. Le più sofisticate sono per altri usi  – Per l’uso destinato alla popolazione, si possono utilizzare anche mascherine confezionate in proprio, come indicano video diffusi dai Centers for desease controll. I modelli piu sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso. Lo ha detto il presidente del’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa

Coronavirus: Ismea, al via cambiale agraria per 30mln. Borriello, credito immediato e a tasso zero per dare liquidità  – Decolla la cambiale agraria e della pesca di Ismea fino a 30 mila euro in prestito a tasso zero e senza burocrazia per le imprese. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Istituto Raffaele Borriello in video conferenza stampa, dove è stato fatto il punto sul credito in agricoltura al tempo del Covid-19. “Ismea mette a disposizione il suo patrimonio per le imprese agricole, agrituristiche e della pesca – ha spiegato Borriello – erogando direttamente mutui a tasso zero, senza istruttoria e senza burocrazia in una settimana, per assicurare la liquidità necessaria alle imprese”. Da oggi le imprese che hanno subito problemi di liquidità aziendale a causa dell’epidemia, possono beneficiare di credito immediato presentando le domande sul portale di Ismea. Con questo strumento, autorizzato dalla Commissione europea, è possibile accedere ad un prestito che avrà una durata di 5 anni, di cui i primi 2 anni di preammortamento. Questa misura, spiega l’Ismea, si distingue da altri strumenti finanziari per la semplicità della procedura e le tempistiche estremamente ridotte. L’aiuto va a sommarsi alle altre misure straordinarie assunte dall’Istituto nei giorni scorsi, tra cui la sospensione delle rate dei mutui, l’estensione dell’operatività delle garanzie Ismea e l’allungamento dei termini per la partecipazione alla Banca della terra.

Fase 2: Iss, virus non è cambiato, rispettare regole. Nè caratteristiche, nè identità. Violare norme è un rischio – La fase 2 è molto delicata, è importante che il Paese riparta, ma il virus non ha cambiato né identità né caratteristiche, perciò violare le regole di comportamento per la prevenzione del contagio potrebbe facilitare la circolazione. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall’istituto.

Rispettare la distanza fisica, evitare le aggregazioni, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luoghi chiusi e all’aperto se si parla con qualcuno: restano queste, ha detto l’epidemiologo Giovanni Rezza, le misure da rispettare anche nella fase 2, commentando le immagini delle numerose persone presenti ieri a Milano, nella zona dei Navigli

Fase 2: Iss, difficile poter immaginare stadi pieni  – Nello stato epidemiologico attuale è difficile immaginare di poter riempire gli stadi. Lo ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa dell’Istituto superiore di sanità che ha risposto a una domanda sulla possibilità di riaprire il campionato di calcio. A decidere in merito, ha aggiunto, è il Comitato tecnico Scientifico, che su questo tema sta lavorando.

Coronavirus: Istat, su donne impatto più contenuto – Sulle donne l’impatto del virus è più contenuto. Lo ha affermato il presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, alla conferenza stampa settimanale organizzata dall’Istituito superiore di sanità.

Fase 2: cicloturismo, stima +26% presenze nel 2020. Rapporto Unioncamere e Legambiente, previsti 26 mln presenze – Il cicloturismo può essere una componente importante per sostenere la ripresa del turismo e per fruire delle bellezze dei territori italiani all’insegna dell’Ambiente e della Sostenibilità: esprime i caratteri distintivi della Low Touch Economy – sicurezza, salute, distanziamento, corto raggio – ed è un candidato d’eccellenza alle esigenze di “nuova normalità” per il superamento dell’emergenza coronavirus. Lo dicono Isnart-Unioncamere e Legambiente alla luce dei risultati del rapporto 2020 che hanno elaborato sulle tendenze e l’economia del cicloturismo in Italia. Nel 2019 sono stati stimati 20,5 milioni di pernottamenti di cicloturisti italiani, dunque quest’anno considerando anche dei brevi soggiorni autunnali (due/tre giorni) a fine 2020 si raggiungerebbero le 25,9 milioni di presenze (+26%). In Italia nel 2019 sono state vendute 1,7 milioni di biciclette (3 al minuto), e quasi 2 milioni di italiani la usano come mezzo di trasporto quotidiano. Nel 2019, il cicloturismo – comprendendo turisti italiani e stranieri – ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, corrispondenti al 6,1% del totale e generando una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionali dei turisti, dice il rapporto. La spesa media giornaliera pro capite del cicloturista si attesta intorno ai 75 euro. Il Trentino-Alto Adige è la regione che da sola intercetta la fetta più consistente (30% del totale) dell’intero flusso mentre le ciclovie più gettonate sono Trieste – Lignano Sabbiadoro -Venezia (43%), Ciclovia del Garda (43%), Ciclovia Tirrenica “Liguria-Toscana-Lazio” (29%), Ciclovia Adriatica (29%) e Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese (29%)

Coronavirus: Iss, 5% casi in stranieri, pari a 6.395 – Sono stati 6.395 i casi di Covid-19 diagnosticati negli stranieri, pari al 5% dei casi complessivi diagnosticati in Italia. Lo ha detto l’epidemiologo Giovanni Rezza, dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nella conferenza stampa organizzata dall’istituto.

Istat, 25.000 morti in più, la metà per Covid. Dal 20 febbraio al 31 marzo, pari al 39% in più su altri anni – Sono state 25.354 le morti in più registrate dall’Istat dal 20 febbraio al 31 marzo, pari al 39% in più rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, “dei quali poco più della metà sono attribuibili a Covid diagnosticato”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, nella conferenza stampa organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). I dati riguardano 6.866 Comuni e, ha detto Blangiardo, “non si tratta di un campione, ma di una selezione ragionata per avere un quadro della situazione il più completo possibile”.

In particolare, delle oltre 25.000 morti in più registrate dal 20 febbraio al 31 marzo 2020, ha proseguito il presidente dell’Istat, il 54% (13.710) sono avvenute a causa della Covid-19 e il 46% è avvenuto per cause direttamente o indirettamente legate alla Covid-19.

Iss,verso numero casi basso regioni,anche in Lombardia – Stiamo andando verso un numero di casi molto basso un po’ in tutte le regioni, inclusa la Lombardia. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa settimanale organizzata dall’Istituito sull’andamento epidemiologico dell’epidemia di Covid-19.

Coronavirus: Bonaccini, virus non è sconfitto, serve cautela  – “Non abbiamo acora sconfitto il virus, ci vuole cautela e le misure restrittive ancora in corso vanno rispettate. In Emilia-Romagna abbiamo reso obbligatoria la mascherina in luoghi chiusi e aperti se non c’è distanziamento”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna in videoconferenza dalla Regione sull’emergenza coronavirus. “Se si dà il messaggio che è finito tutto è sbagliato e si rischia di veder rimbalzare in alto la curva epidemiologica”.

Iss, per 12% decessi ci sono cause sovrapposte – L’incidenza di letalità si conferma soprattutto nelle fasce d’età più elevate. Su 2400 deceduti, la maggioranza ha come prima causa infezione di Covid, invece il 12% ha cause che si sono sovrapposte. Solo nella prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all’andamento dei casi nei primi giorni dalla riapertura che dal 4 maggio hanno segnato l’inizio della Fase 2. Dall’analisi settimanale della cabina di regia tra ministero e Regioni si potranno fare ragionamenti per decidere misure successive. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa settimanale organizzata dall’Istituito sull’andamento epidemiologico dell’epidemia di Covid-19.. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa settimanale organizzata dall’Istituito sull’andamento epidemiologico dell’epidemia di Covid-19.

Coronavirus: Iss, curva decresce, segnale prosegue – La curva dell’epidemia di nuovo coronavirus “va decrescendo, è un segnale che prosegue” e “stiamo andando verso un numero più basso in tutte le regioni”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall’istituto.

Fase 2: nasce Pangea, piattaforma online per seguirla. Liberamente accessibile, dati a livello di regioni e province – Seguire l’evoluzione dell’epidemia nella fase 2 in modo capillare, con uno zoom su quanto accade a livello di regioni e province: è quanto fa la piattaforma online liberamente accessibile e gratuita Pangea, autorizzata dal Miur come istituto di ricerca. “Pangea sta mettendo le proprie competenze a disposizione della cittadinanza, nello sviluppo e nel costante aggiornamento di questa web application per il monitoraggio e la previsione della diffusione del Covid-19 all’interno del nostro Paese”, ha osservato il direttore della piattaforma, il fisico Nicola Farina. Chiunque può collegarsi per seguire giorno dopo giorno l’andamento di contagi, decessi, guariti, tamponi eseguiti, “soprattutto al livello delle realtà locali, dove è particolarmente importante individuare sul nascere eventuali focolai per circoscriverli tempestivamente e bloccarne la diffusione”, ha detto Giorgio Sestili, uno dei fisici che contribuiscono alla piattaforma.

I grafici sono aggiornati in tempo reale sulla base dei dati della Protezione civile. I dati vengono elaborati in automatico da algoritmi che li traducono in grafici visibili all’indirizzo web https://www.pangeadds.eu/demos/CoVid19/. Tra i grafici quello che indica la variazione percentuale giornaliera dei contagi è particolarmente utile per monitorare l’andamento dell’epidemia a livello nazionale durante la Fase 2. Importante anche il grafico sul tasso di crescita percentuale giornaliero per ogni regione o provincia: per i fisici ci Pangea “sarà fondamentale monitorarlo giorno per giorno a livello locale per capire in quali zone ripartiranno i contagi e saper agire per tempo”. Parte della piattaforma è dedicata all’andamento dei dati relativi ai posti letto nelle di terapia intensiva suddivisi per regione, indice della pressione dell’epidemia sul sistema sanitario. Infine sul sito è sono aggiornate quotidianamente le previsioni sul numero totale di contagi e decessi sul numero totale di contagi e di decessi che avremo in Italia al termine dell’epidemia; quelle attuali, aggiornate al 6 maggio 2020, indicano oltre 235.000 contagiati totali e 33.000 decessi. “Attraverso i nostri modelli – ha concluso Farina – siamo in grado di comprendere e fornire una rappresentazione semplice e chiara dell’attuale emergenza pandemica. Abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti il nostro lavoro di ricerca unito alla nostra passione per la divulgazione scientifica”

Ordinanza, per esami terza media orale via telematica. Sarà valutato su originalità, coerenza e chiarezza espositiva – Gli studenti di terza media saranno valutati attraverso lo scrutinio finale che terrà anche conto anche di un elaborato da consegnare entro il prossimo 30 maggio. L’argomento dell’elaborato sarà concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al Consiglio di classe, prima dello scrutinio finale e sarà valutato sulla base dell’originalità, della coerenza con l’argomento assegnato, della chiarezza espositiva. Lo prevede l’ordinanza del ministero dell’Istruzione.

Scuola: ordinanza su valutazioni, insufficienze compariranno . Piano individualizzati per recuperare a settembre  – La valutazione degli studenti avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. E’ quanto prevede l’ordinanza del Ministero dell’istruzione sulle valutazioni. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). L’attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno.

 Fase 2: Bonaccini, Governo acceleri e aiuti pmi – “Bisogna fare cose giuste ma anche rapide”, “il tema della ripartenza nella sostenibilità è fondamentale a partire da infrastrutture, materiali e immateriali, dico che il Governo deve accelerare, dare una mano a grande industria ma anche alla piccola e media impresa che se non ha liquidità e accesso al credito sarà spazzata via”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni.

“Altra cosa che serve è un gigantesco piano di investimenti. Io penso che il Governo debba ad esempio rinnovare il più velocemente possibile le concessioni autostradali. Abbiamo miliardi e miliardi di euro di opere già finanziate e pronte a partire che sono ferme”.

Dall’Europa io mi aspetto davvero che vengano messe a disposizione risorse senza condizionalità. Stiamo facendo un dibattito ideologico in queste settimane abbastanza surreale. Se ci danno risorse senza condizionalità io le prenderei ‘ieri’ non domani perché ne abbiamo bisogno, a partire dalla sanità”.

“Dal 18 abbiamo chiesto che possano le regioni per la prima volta avere autonomia decisionale, laddove sia possibile, anticipare una road map che il presidente del Consiglio aveva qualche settimana fa indicato. Se ad esempio bar e ristoranti, piuttosto che estetisti o parrucchieri dal primo giugno potessero riaprire dal 18 maggio vorrebbe dire che si sono recuperate due settimane e sarebbe cosa a mio parere buona e giusta”. “Si è chiesto poi che da lunedì si potesse almeno per il commercio al dettaglio poter ripartire, ora è evidente che servono linee guida nazionali”.

Coronavirus: Galli, maschere e tamponi grande test collettivo Vanno usati ma non ci sono dati scientifici  – “Stiamo facendo una grande sperimentazione collettiva. Perché mascherine e tamponi, che sono sacrosanti e dobbiamo giustamente utilizzare, dal punto di vista scientifico è la prima volta nella storia che vengono usati per contenere la coda di una epidemia. Non ci sono lavori scientifici scritti a riguardo”. Così Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. Quanto ai casi positivi che vediamo oggi, “alcuni sono la coda dell’epidemia. Nel senso che tanta gente sta riuscendo solo adesso a ottenere un tampone dopo tempo che lo chiedeva. Quindi nei prossimi giorni continueremo ad avere nuovi casi. Ma ciò non significa che i casi che vediamo oggi siano stati generati ieri”. In merito alla possibilità di celebrare messe a partire dal 18 maggio, “sono contento se si riuscirà, nel rispetto delle regole, a celebrare tutti i riti di tutte le religioni. Ma per ora, soprattutto gli anziani devono stare ben attenti. E, se restano in casa ancora un po’, non è una cattiva idea

Bonaccini, dal 18 maggio Regioni decidano in autonomia – “Abbiamo chiesto che dal 18 maggio – visto che il 17 scade il decreto del Governo – le Regioni possano decidere in autonomia”. Così Stefano Bonaccini a proposito della Conferenza della Regioni di ieri sulla fase 2. Certo, aggiunge il governatore emiliano, “sempre in contatto col Governo e col Ministero della Salute, perché dobbiamo verificare il rimbalzo di questa epidemia”. Perché col rialzo dei contagiati “rischieremmo chiusure di ciò che stiamo per riaprire”.

“Siccome le cose stanno andando meglio, io penso sia giusto permettere alle Regioni una nuova fase”. L’appello è al Governo, sottolinea, perché “fino ad oggi è solo il decreto del Governo che può permettere l’allargamento di aperture di attività produttive”, mentre le Regioni potevano semmai “restringere”.

Tanto è vero, commenta, che atti locali come l’ordinanza del sindaco leghista di Ferrara, Alan Fabbri, per riaprire anticipatamente alcune attività commerciali, “ha valore nullo” per la Prefettura. “Noi dobbiamo provare a mettere in fila quello che può unire – ha aggiunto Bonaccini – Poi può succedere che qui e là qualcuno faccia fughe in avanti. Per la verità finora chi ha fatto fughe in avanti ha sempre dovuto fare marcia indietro in questo territorio”.

Coronavirus: Galli, improbabile che girasse già a ottobre. Perché è un virus che se arriva si estende subito rapidamente
 – “E’ improbabile che il virus girasse sottotraccia già a ottobre. Non è pensabile che singole persone che hanno preso un’influenza a ottobre abbiano avuto il coronavirus. Perché questo è un virus che quando arriva si diffonde subito velocemente. Se così fosse stato quindi, queste persone avrebbero subito generato molti altri casi tra i loro contatti”. A spiegarlo, Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. I dati, prosegue, “ci dicono che è comparso nell’uomo tra ottobre e novembre in Cina e ha avuto una evoluzione rapida, lì, tra dicembre e gennaio. Se ci fossero stati casi prima avremmo avuto epidemie prima in giro per il mondo”. A meno, conclude, “di non pensare che fosse un virus più tranquillo all’epoca, ma non è cosi”.

Scuola: Ascani, non ci saranno entrate ogni 15 minuti. Anche se studenti non entreranno e usciranno tutti insieme  – Sull’ipotesi di ingressi degli studenti nelle scuole scaglionati ogni 15 minuti “ho letto le indiscrezioni e diciamo che non è proprio cosi e che gli scenari ufficiali usciranno, come ha detto bene il professor Bianchi, a giorni: saranno tre scenari a seconda dell’andamento della pandemia”. Lo ha detto il vice-ministro e vice-presidente del Pd Anna Ascani . “Dopo di che un minimo di scaglionamento ci sarà – ha aggiunto – perché è ovvio. Nei plessi così grandi si rischia di far entrare gli ultimi a ridosso dell’orario di uscita, ovviamente non sarà così. Quello che invece succederà, non si potrà uscire ed entrare tutti insieme. Perché se dobbiamo evitare l’assembramento all’interno delle classi, dobbiamo evitarli anche al momento dell’entrata e dell’uscita, altrimenti avremmo annullato ogni sforzo”.

Fase2:Coldiretti,crollo 61% spesa contadina,riaprono mercati. Caccia a prodotti freschi stagione dopo scatolette e surgelati – La spesa contadina è crollata in Italia del 61% per effetto del lockdown che ha limitato gli spostamenti dei consumatori e costretto alla chiusura di mercati degli agricoltori e agriturismi. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ presentata in occasione dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus con la riapertura dei farmers market di Campagna Amica in tutta Italia nel primo weekend dopo il lungo periodo di quarantena che ha costretto gli italiani nelle case e stravolto i consumi alimentari con il boom negli acquisti di conserve di tonno (+17%), ortaggi surgelati (+28%) e legumi in scatola (+36%) secondo elaborazioni su dati Ismea. “Un momento atteso – sottolinea la Coldiretti – da quasi sei italiani su dieci (59%) che hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nell’ultimo anno in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali, freschi e di stagione a chilometri zero direttamente dai produttori”. “Con la Fase 2 è ripartita oltre la metà dei farmer market per una rete di Campagna Amica che mette a disposizione delle famiglie circa 1.200 mercati contadini a livello nazionale sia all’aperto che al chiuso con una varietà di prodotti che – spiega la Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori per una spesa annua che prima dell’emergenza ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro”. “Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale in un momento di difficoltà” ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Diminuisce il numero di malati di coronavirus in Italia – 1.904 meno di ieri – e aumentano i pazienti guariti – 3.031 in più rispetto a mercoledì. Ma i 274 decessi nelle ultime 24 ore e i 1.401 nuovi contagiati inducono governo e comitato scientifico a tenere alta l’attenzione in questa prima settimana di allentamento delle misure restrittive. La prudenza è la parola d’ordine. Un primo controllo sull’andamento della curva epidemiologica ci sarà lunedì prossimo, 11 maggio, e nello stesso giorno si insedierà al Ministero della Salute un comitato scientifico per valutare sulla base di un algoritmo come procede la diffusione del virus regione per regione. “In quella sede – fa sapere la Regione Lazio – si valuterà che cosa fare per ogni singola regione. Noi ci atterremo alle indicazioni del comitato”. Sulla base dei risultati, Ministero della Salute e Regioni decideranno se procedere a ulteriori allentamenti delle misure, oppure se fare un passo indietro. Sull’argomento questa mattina il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera ha spiegato che al momento “si fanno circa 70.000 tamponi al giorno, numero che crescerà nelle prossime settimane, ma inizialmente era molto più basso”. E sui motivi della cautela è stato chiaro: “Siamo ancora in fase epidemica. Il fatto che la curva dei contagi sia decrescente è positivo, ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e che la circolazione del virus sia presente nel Paese”. Poi ha rimarcato che “i tamponi sono l’unico metodo per individuare l’Rna virale. Ma una persona oggi negativa può esser domani positiva, e viceversa”. Dal canto suo il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, rispondendo in Commissione Affari Costituzionali, ha spiegato che “è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus”. Poi ha sottolineato che “è in atto un attento monitoraggio. Con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che le misure vengano limitate al massimo e annullate”. E infatti Brusaferro ha avvertito: “I dati mostrano che la percentuale di immuni è ancora molto bassa”. Anche se è diversa tra le diverse aree del Paese, “globalmente siamo molto lontani dal 70% necessario alla soglia dell’immunità di gregge”. L’obiettivo “è contenere il virus, non siamo ancora in grado di immaginare un’eradicazione, che sarà possibile solo con il vaccino”. Intanto suscita più di qualche polemica l’utilizzo diversificato da regione a regione di tamponi e test per tenere sotto controllo la pandemia. La Fondazione Gimbe in un suo report parla di “giungla dei tamponi e “richiama tutte le Regioni a implementare l’estensione dei tamponi diagnostici, chiedendo al Ministero della Salute di inserire tra gli indicatori di monitoraggio della fase 2 un minimo di almeno 250 tamponi diagnostici al giorno per 100.000 abitanti”. E sul tema è tornato anche Borrelli indicando che il problema è stato risolto e che i tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi come stabiliscono le linee guida dell’Oms.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.