Violenza di Genere, convegno in Tribunale a Pescara

In un convegno a Pescara, promosso dalla CPO dell’Ordine degli Avvocati, riflettori accesi sulle vittime della violenza di genere

Quanta strada è stata fatta e quanta ce n’è da fare, quando si affronta un tema delicato come quello delle vittime di reati di genere. Come la nostra società si sta adeguando e si sta evolvendo a proposito di strumenti di difesa e tutela contro la piaga della violenza di genere, in questi giorni di estrema attualità dopo i tragici fatti di Vigonovo.

Diversi e tutti estremamente qualificati i relatori al convegno svoltosi questa mattina in Tribunale a Pescara ed organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Pescara. Il tema è stato affrontato da vari aspetti. Intanto sotto l’aspetto dell’organizzazione delle parti in causa nel fronteggiare l’emergenza. Il Presidente del Tribunale Angelo Bozza, ma soprattutto il Procuratore Aggiunto Anna Rita Mantini hanno parlato degli ottimi risultati del GAV, Gruppo Anti Violenza, esempio efficace d’intervento non solo preventivo nella lotta alla violenza di genere, preso come modello da tante Procure Italiane. La Mantini ha poi affrontato temi estremamente importanti come l’accertamento della credibilità della vittima, sul quale spesso si registra, nel metodo, una sottovalutazione del problema; dell’importanza dell’incidente probatorio ed ha elogiato la Riforma del 2023 specie per quanto riguarda la prevenzione, la speditezza nella richiesta cautelare, lo stretto legame tra penale e civile e la sospensione condizionale della pena previa valutazione del percorso di recupero dell’indagato.

Su questo fondamentale è il contributo dei Centri di ascolto maltrattanti come ha spiegato Luca Battaglia del Cam di Pescara. Sugli aspetti prettamente giuridici sono intervenuti il Direttore Scientifico dell’Osservatorio permanente delle novità giurisprudenziali del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli Pasquale Guida e la professoressa associata di Diritto Penale presso l’Università di Roma TRE Ilaria Merenda: “Molta strada è stata fatta se pensiamo a certe norme vigenti fino agli anni ’80 sul delitto d’onore – spiega la Professoressa Merenda – ma è auspicabile che ci sia un’evoluzione nelle prossime riforme specie sul tema del mancato consenso da parte della vittima”.

“Abbiamo voluto organizzare questo incontro – spiega Marco Pellegrini vice  presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Pescara – per avere un quadro più chiaro in un contesto storico particolarmente drammatico come quello che stiamo vivendo, per poter avere contezza degli strumenti a nostra disposizione”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.