L’Aquila, le Comunità per minori: “Ora basta a criminalizzarci”

Chiamate in causa più volte in questi ultimi tempi dopo episodi di violenza, le comunità aquilane che accolgono minori stranieri non accompagnati non ci stanno e, per la seconda volta, intervengono per ribadire la loro posizione

L’occasione è stato l’ennesimo episodio violento, l’accoltellamento di un giovane di 21 anni nella zona delle scuole di Colle Sapone, per mano di un minore di 16 anni marocchino, ma non riconducibile alle comunità, eppure ancora una volta evocate nei commenti.

“Troppo facile fare l’equazione minore straniero – comunità. Troppo facile scadere in valutazioni spicciole”, scrivono nel documento. Goffredo Juchich responsabile della comunità Crescere insieme, spiega che esse fanno delle attività sociali e cercano sempre di collaborare con le forze dell’ordine, ma purtroppo ci sono fenomeni di marginalità importanti e molti ragazzi sono soli, senza comunità, e vivono alla giornata. All’Aquila, inoltre, ce ne sarebbero diversi che non sono né in comunità né in famiglia.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.