L’Aquila, cratere sismico. Ance: “Velocizzare il pagamento dei Sal”

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Inghippi burocratici e lentezza nei pagamenti dei Sal sono soltanto alcuni degli ostacoli che rallentano il processo della ricostruzione e mettono in difficoltà le imprese edili che gestiscono centinaia di cantieri nei 56 Comuni del cratere sismico.

A pesare sullo stato di salute delle imprese che devono impegnare maestranze e acquisire mezzi e materiali, è soprattutto la lentezza con cui la Pubblica amministrazione procede alla liquidazione dei Sal, i vari Stati di avanzamento dei lavori. Un problema in parte superato per quanto riguarda la ricostruzione del Comune dell’Aquila, dove per il pagamento dei Sal finali si è passati da un anno a sei mesi di tempo, ma che è ancora lontano dall’essere risolto per il cratere sismico: i pagamenti dipendono dai Comuni, ciascuno dei quali adotta metodi e procedure diverse.

Per affrontare questo problema ma anche altre criticità legate ad esempio alle migliorie in sede di ricostruzione, alle anticipazioni economiche per l’apertura dei cantieri e al recupero degli edifici di pregio, l’Ance dell’Aquila e l’Ufficio speciale del cratere sismico hanno avviato un tavolo tecnico che si riunisce due volte al mese per cercare di snellire le procedure. Soprattutto sul fronte della lentezza con cui vengono liquidati i Sal finali. Risorse che, quando vengono a mancare, mettono in crisi le imprese che restano senza liquidità e devono ricorrere al sistema bancario o addirittura sospendere i cantieri. Il tavolo è stato promosso dall’Ance dell’Aquila, e seguito dal vicepresidente dell’Ance e coordinatore Ance per la ricostruzione nel cratere Walter Rosa.

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