In Corte d’Assise a Chieti oggi conclusione della fase dei testimoni dell’accusa al processo per l’omicidio di Walter Albi e il ferimento grave di Luca Cavallito. Giovedì attesa la deposizione del principale imputato Cosimo Nobile.
In accordo tra Accusa e Difesa, è stato deciso di acquisire le S.I.T. (Sommaria Informazione Testimoniale) di una serie di testi indicati dal Pm Di Giovanni, nel processo per l’agguato sulla Strada Parco a Pescara, avvenuta il primo agosto del 2022, costato la vita all’architetto pescarese Walter Albi e il ferimento grave di Luca Cavallito. In udienza, oggi, in Corte d’Assise a Chieti, dunque, si è conclusa la fase dei testi d’accusa con le deposizioni, rispettivamente dai carceri di Vigevano e Frosinone, di Fabio Iervese e Renato Mancini, i due che hanno partecipato alla famosa rapina al Centro Agroalimentare di Villanova di Cepagatti, l’11 luglio dello stesso anno, insieme a Cosimo Nobile, principale imputato, e Maurizio Longo. Secondo l’Accusa, infatti, l’arma che sarebbe stata utilizzata da Nobile per l’agguato al Bar del Parco, è quella sottratta in questa rapina a una Guardia Giurata. Incalzati dal Pm Di Giovanni Iervese e Mancini sono stati chiamati a confermare quanto già dichiarato nella fase investigativa, sulle modalità e sui dettagli della rapina eseguita materialmente da Nobile e Longo, con Iervese e Mancini a debita distanza, a bordo di una porche, pronti per la fuga. Si è parlato di un’accesa discussione tra Nobile e Longo con quest’ultimo che si è lamentato per il fatto che Nobile avesse gettato il casco sul luogo della rapina, quando invece sarebbe stato meglio disfarsene insieme a tutta l’altra roba, in un secondo momento. Poi sull’arma Iervese dichiara di averla sentita scarrellare da Longo, una volta saliti in macchina, mentre Mancini, una volta giunti tutti in un appartamento all’angolo tra Via D’Avalos e Via De Meis per la ripartizione del bottino, nell’intento di aggiungere la pistola alla roba da far sparire, ha dichiarato di essere stato bloccato da Nobile che gli avrebbe detto – No questa serve a me. Il Presidente della Corte Guido Campli ha dato a tutti appuntamento a giovedì mattina per l’attesa deposizione di Nobile, mentre a chiusura dell’udienza di questa mattina scaramucce a distanza tra Nobile e Cavallito, ripresi prontamente da un agente della Polizia Penitenziaria e dall’avvocatessa D’Incecco.
“Al momento la Pubblica Accusa ha in mano solo la deposizione di Cavallito – ha riferito l’avvocato di Cosimo Nobile Massimo Galasso – non ci sembra aver riscontrato materiale a carico del nostro assistito del quale avremo modo di dimostrare l’assoluta estraneità “
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del processo fino a qui – ha invece dichiarato l’avvocato di Cavallito Ernesto Torino Rodriguez – Tutte le testimonianze raccolte vanno nella direzione di quanto riferito da Cavallito”.