Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 25 maggio

Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di lunedì 25 maggio. Al via i test sierologici su campione ISTAT. Oggi la riapertura di piscine e palestre. Bollettino: oggi un nuovo caso e due decessi.

 

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

Ore 19,50Coronavirus: Abruzzo sperimenterà app Immuni

Ore 15,39Coronavirus Abruzzo, bollettino del 25 maggio: 1 nuovo caso e 2 decessi

Ore 15,29 – Coronavirus Abruzzo: revocato bando per nuove rotte aeree

Ore 14.02Fase 2, estate 2020: si punta a un turismo di prossimità

Ore 12.30Coronavirus Abruzzo: un video per far riaprire i centri culturali

Ore 12.00Coronavirus Abruzzo: all’Aquila domani arrivano le frecce tricolori

Ore 11.00 – Coronavirus Abruzzo: in Regione le richieste delle sale scommesse e gioco

Ore 10.00In Abruzzo iniziate stamani le chiamate della CRI per i test sierologici, coinvolti 5561 cittadini

Ore 8.40Coronavirus, ad Avezzano raddoppiati i posti letto in “zona grigia”

Ore 8.00Giovedì PMF Speciale Covid19 con Mastropasqua: gli occhi terza porta d’ingresso del virus

Ore 6.00Coronavirus Abruzzo, riaperte palestre e piscine

 

LE NEWS ANSA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Coronavirus Italia, il bollettino del 25 maggio. Sono 92 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. I morti salgono così a 32.877. Ieri l’aumento era stato di 50 vittime, con la Lombardia che non aveva segnalato deceduti. Oggi la regione ne comunica 34. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
Sono 230.158 i contagiati totali per il coronavirus in Italia, 300 più di ieri. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia sono quasi il 50%, 148 in più. Ieri l’incremento nazionale era stato di 531. Il dato è stato reso noto dalla protezione civile. Quattro regioni – Umbria, Calabria, Molise e Basilicata – e la provincia autonoma di Bolzano registrano zero nuovi contagiati.
Sono 55.300 i malati di coronavirus in Italia, 1.294 meno di ieri, quando il calo era stato di 1.158.
Sono saliti a 141.981 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.502. Domenica l’aumento era stato di 1.639.
Sono 541 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, 12 meno di ieri. Di questi, 196 sono in Lombardia, uno meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 8.185, con un calo di 428 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 46.574, con un calo di 854 rispetto a ieri.
Nel dettaglio – secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, gli attualmente positivi sono 25.215 in Lombardia (-399), 7.496 in Piemonte (-207), 4.359 in Emilia-Romagna (-98), 2.578 in Veneto (-82), 1.636 in Toscana (-64), 1.556 in Liguria (-352), 3.554 nel Lazio (-15), 1.662 nelle Marche (-30), 1.213 in Campania (-55), 517 nella Provincia autonoma di Trento (-18), 1.678 in Puglia (-115), 1.433 in Sicilia (-20), 386 in Friuli Venezia Giulia (-26), 1.046 in Abruzzo (-46), 184 nella Provincia autonoma di Bolzano (-11), 46 in Umbria (-7), 231 in Sardegna (-14), 33 in Valle d’Aosta (+1), 264 in Calabria (-11), 36 in Basilicata (-3), 177 in Molise (-6). Quanto alle vittime, Lombardia 15.874 (+34), Piemonte 3.798 (+15), Emilia-Romagna 4.068 (+13), Veneto 1.878 (+9), Toscana 1.015 (+2), Liguria 1.425 (+6), Lazio 688 (+4), Marche 995 (+1), Campania 405 (+0), Provincia autonoma di Trento 458 (+1), Puglia 491 (+4), Sicilia 270 (+1), Friuli Venezia Giulia 329 (+0), Abruzzo 400 (+2), Provincia autonoma di Bolzano 291 (+0), Umbria 75 (+0), Sardegna 129 (+0), Valle d’Aosta 143 (+0), Calabria 96 (+0), Basilicata 27 (+0), Molise 22 (+0). I tamponi sono finora 3.482.253, in aumento di 35.241 rispetto al giorno precedenti. I casi testati sono finora 2.219.308.

L’imperativo degli italiani, ragazzi e famiglie, amici e parenti, è stato quello di tornare a mordere la vita all’aria aperta. Al mare, in montagna – dove non sono mancati gli incidenti, con quattro vittime in Piemonte e Lombardia – di giorno e di notte, quando i luoghi della movida sono stati presi d’assalto dai giovani e gli assembramenti non sono mancati – a Napoli migliaia di persone si sono riversate sul lungomare fino alle quattro del mattino bloccando il traffico – tanto che i sindaci hanno già minacciato di essere pronti a nuove chiusure. Insomma, un vero ‘liberi tutti’, che le forze di polizia hanno monitorato da vicino, ma senza pugno di ferro. Il Viminale però avverte: non è finita, serve molta attenzione o tornerà la pandemia. Un appello che il ministro Lamorgese rivolge soprattutto ai ragazzi: “Avere restituito la libertà di uscire può aver indotto a pensare che sia tutto superato, ma così non è. E’ opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l’epidemia sarebbe un fallimento per il Paese. Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità”. “Siamo ancora in una fase molto pericolosa”, aggiunge il viceministro Matteo Mauri.

I governatori di Lombardia e Campania ribadiscono la linea della fermezza: “Chiedo ai sindaci – afferma Attilio Fontana – rigore per punire non i gestori dei locali, ma i clienti che dimostrano poco rispetto anche nei loro confronti”. “Lo Stato ha il dovere di imporre il rispetto delle regole e di garantire le norme di sicurezza”, tuona Vincenzo De Luca. Nel complesso, comunque, eccetto i casi del capoluogo campano e di Milano, che ha esagerato con aperitivi troppo affollati, o di Bergamo, Brescia e Perugia dove gli assembramenti hanno superato il limite del buon senso e delle regole, la maggior parte delle persone si è comportata con assennatezza e le multe sono state contenute.

Accordo chiuso nella maggioranza sul decreto scuola. L’intesa, dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, è stata trovata: il concorso per i precari ci sarà ma dopo l’estate e non sarà più a crocette ma con una prova scritta.

L’app Immuni “sarà disponibile tra 10-15 giorni, per i primi di giugno”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “L’app immuni rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva – ha aggiunto – è un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia”

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.