Parco Sirente Velino: abbattimento cervi, insorgono gli ambientalisti

Danni a coltivazioni e troppi incidenti stradali causati dai cervi ma anche dai cinghiali in generale da fauna selvatica

Così il Parco regionale Sirente Velino annuncia per bocca del presidente Francesco D’Amore e dell’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente azioni di controllo. Ma la decisione degli abbattimenti selettivi ha suscitato un mare di polemiche. Un modello che si rifà a ciò che accade nel Parco dello Stelvio con abbattimenti selettivi con carabina.

Il presidente D’Amore in un recente convegno ha spiegato che sono troppi i danni provocati agli agricoltori e anche gli incidenti stradali. L’assessore Imprudente dice che non si parla di nulla di straordinario ma di strumenti consentiti dalla legge e che saranno definiti e attuati dopo studi scientifici, monitoraggi e piani di gestione specifici. Va trovata però una soluzione immediata perché il problema è grande, spiega Imprudente. Ma dal WWF e sinistra italiana è arrivata una pioggia di critiche e loro insistono sulla necessità invece di usare recinzioni o repellenti e per limitare gli incidenti usare dissuasori visivi e sonori e potenziare al tempo stesso i sottopassi. Sinistra Italiana ha ribadito che l’abbattimento dovrebbe essere l’ultima possibilità e non la normalità e ha insistito sul fatto che, piuttosto, Regione e Parco dovrebbero mettere in atto strumenti di prevenzione per salvaguardare il cervo, elemento iconico delle aree interne.