Aeroporto: collegamenti insufficienti, chiesti più mezzi pubblici

Con l’intervista al Direttore Generale della TUA Maximilian Di Pasquale, si chiude la mini inchiesta della nostra redazione social sui collegamenti dall’Aeroporto d’Abruzzo

Definiti carenti da numerose segnalazioni a noi giunte e dallo stesso presidente della Saga Vittorio Catone che, da noi intervistato nei giorni scorsi, aveva parlato della necessità di rafforzare la flotta dei taxi e prevedere un servizio navette in accordo con la stessa TUA ed anche Trenitalia. Sentito oggi sull’argomento, il Direttore Generale della TUA Maximilian Di Pasquale parla di collegamenti giornalieri comunque sufficienti:

“Il passaggio di mezzi pubblici, nelle immediate vicinanze dell’aeroporto, è comunque garantito ogni 20 minuti, potrebbe non esserci una perfetta sincronia tra l’arrivo dei voli ed il passaggio degli autobus, ma si tratta di attendere qualche minuto non di più.” Ovviamente si dovrà pensare a qualcosa di diverso, vista la crescita esponenziale di viaggiatori all’Aeroporto d’Abruzzo: “Assolutamente si – chiarisce Di Pasquale – intanto una volta ci veniva consentito di entrare in aeroporto con i nostri mezzi, oggi non più, confido nella sensibilità del presidente Catone per ripristinare, perché no, questa consuetudine e poi è chiaro che dovremmo potenziare i collegamenti in relazione con la crescita dei viaggiatori, l’offerta deve essere adeguata alla domanda. Sono in corso interlocuzioni con varie istituzioni per risolvere il problema, anche l’accordo con Trenitalia per i collegamenti aeroporto-stazione, come le ha riferito Catone, va comunque precisato che i mezzi che saranno messi a disposizione sono quelli di TUA. “Ma in definitiva, Direttore, quando si andrà a regime, visto che ormai temiamo che l’estate è andata: “Il potenziamento dei collegamenti dall’aeroporto è una delle nostre priorità, così come la viabilità su Viale Marconi ed il trasporto elettrico, già nei prossimi giorni c’incontreremo con Saga, Comune di Pescara e Trenitalia per definire un piano che potrebbe, al massimo, andare a regime entro l’autunno.”