Pescara: sciopero generale dell’USB “contro le scelte del governo su povertà e lavoro”

Sciopero generale anche in Abruzzo dell’Unione Sindacale di Base: striscioni e bandiere in piazza Unione al grido di “Rispondiamo colpo su colpo all’attacco del governo Meloni ai lavoratori”

Lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale per l’intera giornata di oggi “rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra, sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal governo Meloni contro le fasce più povere e deboli. Come USB, invece di parlare di potere e di posti da spartire, vogliamo rimettere al centro della discussione il salario rubato da 30 anni, l’orario di lavoro estenuante, le pensioni misere e i servizi pubblici allo sfacelo”.

Per questo motivo e con queste motivazioni, USB ha scelto di praticare questo sciopero generale sui territori, dentro le piazze e nei posti di lavoro; una scelta che punta a rilanciare il conflitto sociale dal basso e in mezzo alle categorie che vivono sulla loro pelle la rabbia di avere difficoltà persino a fare la spesa.

“Uno sciopero in cui torna protagonista quella classe lavoratrice che porta avanti questo Paese: dai porti ai braccianti, passando per le varie anime del pubblico impiego, della categoria operaia, dei trasporti, di quei settori che forniscono sostegno e servizi ai cittadini più fragili.Sono questi lavoratori e lavoratrici i veri attori indispensabili a spendere bene i soldi del PNRR, ma che in cambio ricevono la sottrazione del salario, a partire dagli accordi che tagliarono la scala mobile e avviarono la stagione della concertazione nel luglio ‘93, e quella dei diritti e del proprio futuro. Una classe dominante che dichiara guerra ai poveri, che nega salari, pensioni e condizioni di lavoro dignitose, che non garantisce più salute e istruzione ai propri cittadini e cittadine, condanna il nostro Paese al declino”.

“Lo sciopero arriva dopo il disastro dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, regione nella quale abbiamo esentato tutti i servizi pubblici essenziali dall’astensione del lavoro, così come i Vigili del Fuoco su tutto il territorio nazionale”.

Lo sviluppo della giornata di sciopero dalle ore 10 con anche una diretta streaming sul sito e sui social dell’Unione Sindacale di Base

USB Abruzzo invita tutti alla mobilitazione il 26 maggio per:

  • il salario minimo per legge a 10 € l’ora
  • 300 € netti di aumento in busta paga per tutti e tutte subito
  • blocco dei prezzi dei beni di prima necessità
  • stop all’aumento delle rate dei mutui prima casa
  • età pensionabile a 62 anni e pensione minima a 1.000 €
  • contro la discriminazione salariale dei lavoratori migranti
  • introduzione del reddito di base universale