Pescara: al Forum Terrà il viceministro Morelli, sul futuro di A24-A25 “decisive le prossime settimane”

Quale sarà il futuro delle autostrade A24 e A25 resta oggetto di valutazione del Governo e del Ministero delle Infrastrutture: nelle prossime settimane decideranno se assecondare o meno la richiesta di Strada dei Parchi, per la cessazione anticipata della concessione in scadenza nel 2030, a fronte di un indennizzo quantificato in 2,4 miliardi di euro

Il punto di rottura è stata la mancata approvazione del Pef, il Piano Economico Finanziario, lo strumento che consentirebbe la messa in sicurezza dei 280 km di autostrada, adeguando l’infrastruttura che collega Adriatico e Tirreno alle nuove normative europee e nazionali.
Dunque ancora tutto da valutare, così come annunciato da Alessandro Morelli, viceministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, ospite della seconda giornata di Terrà, il primo forum nazionale sulla transizione energetica, all’Aurum di Pescara, che oggi è stato incentrato proprio sul tema della mobilità e dei trasporti e sul futuro degli stessi nell’ottica della transizione energetica. La Regione Abruzzo scommette su progetti che puntano soprattutto all’idrogeno per la riconversione del trasporto pubblico locale e per abbattere quel 30% di emissioni in atmosfera che sono imputabili proprio al settore dei trasporti, come ribadito anche dall’assessore regionale all’energia, Nicola Campitelli durante il suo intervento.

Intanto sulla vicenda delle concessioni autostradali il viceministro Morelli ha dichiarato che: «Siamo veramente preoccupati di come potrà proseguire la manutenzione di questa autostrada. Ricordiamo che la nostra finalità è quella di avere prima di tutto la sicurezza dei nostri concittadini e dunque la sicurezza delle nostre infrastrutture. Detto questo chi gestisce l’autostrada a me francamente interessa poco; l’importante è che la manutenzione sia continua, persistente e magari migliore rispetto a quanto si è verificato nel mondo autostradale negli anni passati, senza dover ricordare quanto accaduto negli anni scorsi. Dunque per questa ragione questo argomento è tra i primi punti dell’agenda del Ministero e mi auguro che nei tempi più brevi possibili si arrivi a una soluzione definitiva, perché questa infrastruttura è una delle strutture fondamentali per collegare l’Abruzzo alla capitale.»