“Guerra” dei borghi: il Tar respinge il ricorso di Lama dei Peligni contro Rocca Calascio. Salvi 20 milioni di PNRR

Il Tar Abruzzo ha respinto nel merito il ricorso del Comune di Lama dei Peligni riconoscendo la correttezza e la regolarità con cui la commissione ha scelto Rocca Calascio quale progetto beneficiario dei 20 milioni del PNRR per il recupero dei borghi

“Avevo ben pochi dubbi sulla correttezza e sull’operato della commissione, peraltro arricchita dalle prestigiose competenze di entrambe le Soprintendenti abruzzesi. Mi preoccupava invece la tempistica della procedura e della decisione che avrebbe potuto far correre il rischio della perdita di fondi, rispetto ai quali avevo fatto opportuni passi presso il Ministero della Cultura”. Così a caldo il commento del Presidente Marsilio.

Una vicenda questa di cui ci siamo occupati nelle scorse settimane e che proviamo a riassumervi.

E il 29 aprile quando il Comune di Lama dei Peligni ottiene la sospensione della delibera della Giunta regionale con la quale si destinavano 20 milioni al progetto proposto dal Comune di Calascio nell’ambito di un piano di valorizzazione dei borghi. 

La delibera regionale impugnata è la n. 136 del 15 marzo 2022: con essa è stato individuato, quale Progetto Pilota da ammettere al finanziamento della misura PNRR – M1C3 – “Turismo e Cultura” – Azione: Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale Intervento 2.1 Attrattività dei Borghi storici – il progetto proposto dal Comune di Calascio (AQ).

Il 25 aprile il Comune di Lama dei Peligni sottopone un’istanza cautelare al TAR de L’Aquila ritenendo – a seguito di accesso agli atti – “che il procedimento che ha portato a tale individuazione non sia totalmente esente da vizi, soprattutto in merito a quanto stabilito dagli articoli 9 e 10 dell’Avviso Pubblico del bando che stabiliscono i beni oggetto degli interventi e le spese ammissibili e pertanto finanziabili”.

Appena il giorno dopo, il 26 aprile, il Tar de L’Aquila, accogliendo l’istanza di tutela cautelare avanzata dal Comune di Lama dei Peligni, “sospende la DGR 136 e ogni provvedimento amministrativo e/o nota adottato dall’Ente regionale consequenziale alla predetta Delibera della Giunta regionale, ritenendo che, ad una prima sommaria considerazione e fatta salva la competente valutazione in sede collegiale, siano sussistenti i presupposti per sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati sul rilievo che il progetto del Comune di Calascio si ponga in violazione dell’art. 9 dell’Avviso Pubblico”.

E non si è di certo fatta attendere la replica del Comune di Calascio: “L’Abruzzo rischia di perdere il finanziamento di 20 milioni del bando Pnrr per la ‘Rigenerazione dei piccoli borghi culturali, del patrimonio culturale e religioso rurale’. A lanciare l’allarme è il sindaco di Calascio, Paolo Baldi, commentando la sospensione, da parte del Tar L’Aquila, della Delibera della Giunta regionale n.136 del 15 marzo a seguito del ricorso del Comune di Lama dei Peligni, secondo in graduatoria dopo Calascio.

Il 18 maggio anche il comune di Castelli presenta il ricorso al Tar contro l’esito del bando regionale da 20 milioni di euro per il Borgo dei Borghi.

“Ringrazio il presidente del Tar che ha assunto una decisione senza indugi scegliendo di andare subito nel merito della questione. Il tribunale ha così permesso di definire la vicenda; spero che adesso non ci siano altre incertezze e che l’Abruzzo possa beneficiare di questo finanziamento e che la Rocca di Calascio possa esprimere le sue enormi potenzialità grazie a questo importante contributo”, ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.