L’Aquila: per il ministro Musumeci “occorre uscire dal professionismo dell’emergenza”. Parole di lode per la tenacia aquilana

“Il Governo metterà mano ad un quadro normativo che consenta di avere un riferimento omogeno, speriamo mai, ed eviti la perdita di tempo in fasi emergenziali”. Così il ministro Musumeci arrivato a L’Aquila intorno alle 19. “Purtroppo il nostro è un paese che piange tragedie anche per la mancata cultura della prevenzione. Qui esempio di tenacia nonostante il dolore”

Al centro del confronto i dati tratti dal “Libro bianco sulla ricostruzione privata dei centri storici nei comuni colpiti dal sisma Abruzzo 2009”, curato dal Dipartimento della Protezione civile, Reluis, Cnr, Usra e Usrc. esperti a confronto.

Sempre Musumeci, Ministro per la protezione civile e le Politiche del mare, ha aggiunto, anche al microfono del Tg8:” Non mi stanco mai di dirlo noi italiano soffriamo di amnesia. Piangiamo e accompagniamo morti al cimitero ma dimentichiamo tutto in fretta. Mi auguro ci sia una maggiore consapevolezza. Smettiamolo col professionismo dell’emergenza e passiamo a quella della prevenzione. Solo così possiamo davvero mitigare il rischio”.

Alla domanda sul cosa ne sarà della figura commissariale di Legnini Musumeci replica: ” Non è argomento di stasera e di questa mia prima uscita in onore di un territorio che dopo aver tanto sofferto ha dimostrato di sapersi rialzare con sofferenza e tenacia”.

In città come ospite e relatore in un convegno nazionale sulla ricostruzione dei centri storici, il capo della protezione civile Curcio fa riferimento al sisma che devastò L’Aquila dicendo: “A me non piace parlare quasi mai di modello ma quello post sisma 2009 ha avuto molto da dire dal punto di vista del sistema di protezione civile. Sono cambiate tante cose”.

“Tecnicamente ci abbiamo messo tutto l’impegno anche nelle legislatura precedente, ovviamente è una valutazione politica quindi fate bene a chiedere al ministro Musumeci, penso che il Paese abbia la maturità di portare avanti un progetto di questo tipo, poi ovviamente è un questione di norme ed è giusto che sia la politica ad esprimersi”. Così il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, parlando all’Aquila a margine del convegno nazionale “la ricostruzione dei centri storici dell’Aquila e dei comuni del cratere’, sulla possibilità che l’attuale governo possa varare una legge quadro sulla ricostruzione.

“Si parla spesso delle ricostruzioni, bisogna partire dai dati, noi abbiamo oggi anche grazie a questo lavoro che completa la parte della ricostruzione dal punto di vista della impostazione e del metodo, un lavoro importante che può essere posto alla base anche delle future ricostruzioni. E credo che questo sia l’elemento più importante e ancora una volta il sisma del 2009 ci ha insegnato delle cose che possono, partendo da un dramma, da una tragedia, essere comunque utili per il futuro”.  In riferimento al “modello L’Aquila”, Curcio ha sottolineato: “A me non piace parlare quasi mai di modello ma
sottolineare le esperienze che vengono fatte: il sisma del 2009 è stata una tragedia, un dramma per una città, per una comunità, per le persone per tutto quello che ha comportato per la vita, per i parenti. Per quello che ha insegnato al Paese ha avuto molto da dire, ha avuto molto da dire dal punto di vista del sistema di protezione civile, dal 2009 sono cambiate tante cose, ed ha avuto molto da dire ed ha tanto fa dire sul processo di ricostruzione prima tutto per ciò che è stato fatto fuori dai centri urbani o poi per tutto il lavoro fatto sulla parte storica e dei centri urbani. Credo che costituisca una base veramente importante”, ha concluso il capo della protezione civile.

 

All’iniziativa il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; il titolare dell’Usra Salvatore Provenzano; il titolare dell’Usrc Raffaello Fico; il Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio; il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio; il coordinatore della Struttura tecnica di missione Carlo Presenti; il commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini; il vicesegretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri Marco Villani; il coordinatore della Reluis, Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica Marco Di Ludovico.

“Ciò che manca a Campotosto, non solo a Campotosto ma soprattutto lì, è in questo momento la capacità delle imprese di far fronte agli impegni: ci sono i progetti, ci sono le risorse, le procedure sono snelle, ci vogliono i lavoratori, gli operai, i tecnici, ci vogliono le attrezzature, ci vogliono i cantieri, questo è il senso della giornata”. Così il commissario straordinario per il post terremoto del Centro Italia, Giovanni Legnini, a margine del convegno nazionale “la ricostruzione dei centri storici dell’Aquila e dei comuni del cratere” in programma nel capoluogo abruzzese. Per il comune montano dell’Aquilano, nel quale alcune frazioni nel sisma del 2016 e 2017, tra cui Ortolano, sono rimaste isolate, oggi, come sottolinea Legnini, è stata “una giornata importante”.