Visita virtuale dell’Unione europea in Abruzzo tra progetti e ricerca

L’Unione europea in Abruzzo grazie ad una visita virtuale: preziosa occasione per raccontare la nostra regione proponendo, al tempo stesso, progetti e investimenti per la ricerca.

La nuova stagione politica e amministrativa dell’Abruzzo sarà improntata agli obiettivi del New Green Deal, allo sviluppo sostenibile del territorio da portare avanti in parallelo con gli investimenti per la ricerca e l’innovazione. E’ quanto emerso questa mattina nel corso della Visita Virtuale dell’Unione europea in Abruzzo. L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento della Presidenza, ha visto la partecipazione del Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, del direttore della Presidenza, Emanuela Grimaldi, collegati a Bruxelles con Luigi Nigri, a capo della Direzione per le politiche regionali e urbane dell’Unione Europea, Andrea Vettori (Direzione generale ambiente della UE), Agostino Ingiusto (Direzione Ricerca e Innovazione) e Nicole Pell (Direzione Comunicazione).

Al webinar hanno preso parte oltre cento tra sindaci e rappresentanti del partenariato economico e sociale: “Una scelta – ha spiegato Marsilio – coerente con la nuova metodologia fondata sulla partecipazione e condivisone delle scelte che riguardano la nuova programmazione”. Grande “soddisfazione e apprezzamento per lo sforzo sul bando Covid” sono stati espressi da Luigi Nigri, che ha ricordato il lavoro della Regione sulla spesa delle risorse, soprattutto per il miglioramento dell’efficientamento energetico, grazie al quale sono stati raggiunti obiettivi importanti che vedono oggi l’Abruzzo nella fascia delle regioni in transizione.

Nel corso della riunione sono stati annunciati anche i prossimi parametri delle azioni di programmazione: il 45% delle risorse mese a disposizione dall’Europa dovranno essere finalizzate alla crescita intelligente, il 30% alle politiche verdi e il 6% allo sviluppo urbano. Tra gli interventi anche quello di Andrea Vettori, che ha ribadito i rischi economici legati ad una sottovalutazione dei problemi ambientali, e Agostino Inguscio, che ha trattato il tema dell’innovazione come motore dello sviluppo sostenibile anche a livello locale.