L’Aquila: ancora la vicenda della presidenza della Gran Sasso Acqua

L’Anac per due volte aveva dato un giudizio di inconferibilità all’avvocato Alessandro Piccinini alla guida della Gran Sasso Acqua. Lo hanno ricordato le opposizioni in Comune: in attesa delle risultanze dell’azione della Corte dei conti, hanno tenuto una conferenza stampa per esprimere il loro giudizio politico su tutta la vicenda

“L’avvocato Piccinini si dimette dal suo incarico alla presidenza dell’azienda perché candidato alle regionali, ma – per i consiglieri Stefano Palumbo, Elia Serpetti e Massimo Scimia-  le dimissioni avvengono solo per la candidatura mentre sarebbero dovute avvenire prima”.  La commissione vigilanza, di Stefano Palumbo, già si era occupata della vicenda.

Le opposizioni dopo le comunicazioni dell’Anac avevano invitato più volte Piccinini a tutelare l’azienda che ha difeso comunque la propria posizione in tutte le sedi. “È solo una conferma – per le opposizioni- di come Fratelli d’Italia intende l’esercizio del ruolo istituzionale che, senza riguardo per gli enti che si rappresentano, è molto orientato invece all’esercizio del potere”.

La Corte dei conti ha stabilito in 45 giorni i termini per il direttore amministrativo per fare le proprie deduzioni. Qualora dovesse confermare il proprio giudizio si configurerebbe il fatto che Piccinini è stato presidente in modo illegittimo per tutto questo periodo. L’azienda ha fatto concorsi, interventi, appalti. Nessuna volontà di criminalizzare nessuno, hanno chiarito, ma solo un elemento politico.

In ballo con Piccinini peraltro c’è la candidatura di Paolo Federico che era presidente di Asm nel 2018 – 2019 (primo mandato a sindaco di Biondi) “che fece, però, una scelta appropriata dimettendosi. Ci domandiamo anche cosa pensano i sindaci del territorio che hanno confermato la gestione Piccinini ritenendola buona e che ora dopo sei mesi vedono la guida dell’azienda lasciata per le regionali”.

IL SERVIZIO DEL TG8