I lavoratori della Imr Industrialesud di Teramo in stato di agitazione per la mancata stabilizzazione di 30 dipendenti e la mancanza di confronto sul contratto integrativo aziendale. Proclamate 16 ore di sciopero
Di seguito la nota della RSU IMR Industrialesud SpA e delle Segreterie FILCTEM – UILTEC – UGL
di Teramo.
I lavoratori di IMR – Industrialesud Spa di Teramo, riuniti in assemblea in data 20 aprile 2023, hanno discusso delle iniziative sindacali messe in campo sul piano industriale, sul posizionamento strategico del sito di Teramo e sul mancato rispetto dell’accordo per la stabilizzazione dei lavoratori somministrati.
I lavoratori hanno condiviso le iniziative sindacali ed esprimono un giudizio negativo sul comportamento dell’azienda che a oggi non ha rispettato l’accordo su 30 stabilizzazioni dei lavoratori somministrati, sottoscritto in data 13 luglio 2022, così come non ha mantenuto gli impegni assunti in sede istituzionale in data 04.04.2023 di fornire una data per riprendere il confronto sul Contratto Integrativo Aziendale.
I lavoratori ritengono che l’azienda debba fare chiarezza sul piano industriale e che debba rivedere la politica delle relazioni industriali, alla luce delle recenti acquisizioni.
Sulla base di quanto sopra esposto i lavoratori richiedono:
– rispetto dell’accordo per la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione;
– ripresa del confronto sul Contratto Integrativo Aziendale;
– messa in campo di ogni iniziativa utile per la verifica del piano industriale.
Sulla base di quanto sopra esposto i lavoratori riuniti in assemblea conferiscono mandato sin d’ora alla RSU e alle Segreterie sindacali per la proclamazione dello stato di agitazione, articolato secondo le seguenti modalità:
– sciopero dello straordinario e di ogni forma di lavoro supplementare;
– conferimento di un mandato alla RSU e alle Segreterie sindacali di un pacchetto di 16 ore di sciopero.
La RSU e le Segreterie sindacali si attiveranno da subito per richiedere la convocazione urgente del Tavolo presso la Regione Abruzzo, riservandosi ulteriori iniziative di protesta sulla base degli sviluppi della vertenza.
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