Teramo, Fiera dell’agricoltura: Coldiretti e il futuro della zootecnia

Cibo, tradizione e opportunità dell’agroalimentare della provincia di Teramo al centro del convegno organizzato da Coldiretti per la Fiera dell’agricoltura dal titolo “Quale futuro per la zootecnia teramana?”

“Quale futuro per la zootecnica teramana?” è il titolo del convegno promosso da Coldiretti nell’ambito della Fiera dell’agricoltura di Teramo nel parco fluviale Davide De Carolis. L’evento mira ad approfondire vari aspetti legati a un settore tradizionale che, fortemente radicato in tutta la provincia, vive un momento di criticità ma anche di possibile sviluppo.
Tra gli interventi quello della presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani e le relazioni tecniche di Pietropaolo Martinelli (presidente Ara Abruzzo), Giuseppe Martino (docente del dipartimento di bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’Università di Teramo) e Patrizio De Angelis (responsabile CAA Abruzzo).
La nuova politica agricola e i contributi messi a disposizione dalla Regione per “compensare” il gap rispetto al passato dello stato del progetto dell’arrosticino abruzzese Dop e di uno studio sulla valorizzazione del suino nero abruzzese.
Il direttore di Coldiretti Roberto Rampazzo traccia le linee sindacali per la tutela della zootecnia e lancia sulla provincia di Teramo la petizione per accelerare la trasformazione in legge del Disegno legge sul cibo sintetico.

«La zootecnia è un settore importante che vive un momento di forte criticità», dice Emanuela Ripani, presidente di Coldiretti Teramo. «Oggi più che mai sono necessari ulteriori strumenti di sostegno, aiuti diretti alle imprese e ristori concreti per gli allevatori che devono sostenere costi sempre più alti di gestione, a fronte di difficoltà che spesso terminano con la chiusura di una stalla.»

Nell’ambito della fiera dell’agricoltura Coldiretti è presente anche con un’area a marchio Campagna Amica con aziende a filiera corta e uno spazio per lo street food.
Di seguito le aziende agricole coinvolte: Patrizia Garofalo (prodotti cosmetici a base di latte d’asina), Francesco Bilanzola (pecorino), Pasquale Russo (agrumi e granite agli agrumi), Lucio Berlingieri (tartufo fresco e conserve di tartufi), La Mascionara (panini e taglieri con salumi e formaggi pecorini), Luigi Ramoni (birra agricola), Roberto Falasca (porchetta), Barbara De Federicis (porchetta e gastronomia a chilometro zero), Filippo Sciarra (hamburger e tagliata di Chianina Igp).

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