Sulla vicenda dei rifiuti aquilani a Sulmona alza la voce anche l’Asm

Sulla questione dei rifiuti aquilani a Sulmona alza la voce anche l’Asm, la municipalizzata che si occupa dei rifiuti. Dopo i vari interventi anche di natura politica, l’azienda ha detto la sua replicando al consorzio

L’azienda non ci sta ad essere inserita nell’elenco dei debitori e parla di calcoli errati. A parlare è stato l’amministratore Lanfranco Massimo che replica a Franco Gerardini, amministratore del Cogesa. Per il Cogesa l’Asm deve al consorzio 1,1 milioni di euro per i rifiuti conferiti nella discarica di Noce Mattei in passato, di cui 770 mila per le annualità 2021 e 2022. Calcoli errati ha mandato a dire Massimi per due motivi. Il primo è che le fatture mensili emesse dal Cogesa vengono pagate con regolarità ogni sessanta giorni e il secondo è che gli importi delle fatture 2021 e 2022 sono errati perché calcolati, per l’Asm, in maniera diversa rispetto al contratto di riferimento. Il riferimento è alla tariffa applicata per il conferimento dell’indifferenziato, terreno di scontro come ben si sa tra le due parti. Per il consorzio di Sulmona L’Aquila avrebbe dovuto pagare 120 euro a tonnellata nel 2021 e 136 nel 2022. L’Asm fa presente invece che l’importo contrattuale stabilito è pari a 110,32 euro a tonnellata. Importo che non può essere cambiato se non con il nuovo contratto perché il vecchio è ormai scaduto il 31 dicembre del 2022. La tariffa da applicare è uno dei motivi che sta ostacolando il rinnovo del contratto tra Asm e Cogesa. L’Aquila al momento con una sorta di proroga tecnica sta continuando a conferire a Sulmona ma a un prezzo unilaterale cioè 136 euro come tariffa minima. L’amministratore di Asm Massimi non le manda a dire e rinnova l’invito al consorzio Peligna di convocare le parti per discutere del futuro contratto. Insomma lo scontro è sempre più duro e si arricchisce ogni giorno di nuovi passaggi.