Scuola, protestano anche i Presidi abruzzesi contro la mobilità interregionale

Manifestazione dei Dirigenti Scolastici stamani contro i vincoli alla mobilità interregionale, davanti al Ministero a Roma

Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL chiedono con forza una soluzione che consenta ai dirigenti scolastici assunti in regione diversa da quella di residenza di poter tornare a prestare servizio nella propria regione, in presenza di posti disponibili. “I limiti alla mobilità interregionale previsti nel CCNL Area V e che erano stati pensati per i concorsi regionali, si sono dimostrati totalmente inadeguati per i dirigenti scolastici assunti con concorso nazionale. Peraltro, il mancato avvio della trattativa sul nuovo CCNL ha impedito di intervenire sul tema”.

“Con un recente provvedimento legislativo, il limite alla mobilità interregionale è stato portato per il triennio 2022-2025 al 60 per cento dei posti vacanti e disponibili in ciascuna regione ma si tratta di una percentuale insufficiente” – affermano i sindacati-  “a far fronte alle aspettative dei quasi 1200 dirigenti scolastici che con le operazioni di mobilità interregionale per l’a.s. 2023/2024 chiederanno di rientrare nella regione di residenza. Le Organizzazioni sindacali scriventi ritengono dunque necessario che si intervenga per eliminare immediatamente ogni vincolo alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici”.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.