Riserva Sorgenti del Pescara tra degrado ed incuria

Il grave stato di degrado in cui versa la Riserva Sorgenti del Pescara è stato denunciato in una nota da Antonello De Luca dell’Associazione Ripensiamo il territorio e Gianni Natale del Gruppo Luci su Popoli che chiedono alla Regione ed al Comune di Popoli un apposito incontro.

I due rappresentanti locali chiedono alle istituzioni un incontro per affrontare e porre un rimedio al grave degrado in cui versa la Riserva Sorgenti del Pescara. Si chiede di far rispettare il decoro, e i flussi massimi antropizzanti compatibili.

“Riteniamo, scrivono De Luca e Natale in una nota, sia giunto il momento di riflettere su cosa accade ormai all’interno della Riserva e della sua gestione, verificare con adeguate riflessioni a più voci sulla salvaguardia della sua sopravvivenza”.

A tal proposito è stato predisposto dai due esponenti un Dossier su cui soffermarsi nello spirito della L.R. istitutiva n. 57 del 1986 e delle sue indicazioni con i recepimenti del Regolamento per la gestione a cui attenersi. Che prevede un Comitato Tecnico Scientifico e una costante verifica delle modalità tecniche e dei parametri scientifici adottati, l’espressione di pareri, obbligatori sulla gestione e sugli interventi da realizzare nella Riserva, suggerendo le azioni necessarie per la migliore salvaguardia dell’area protetta e della sua fascia di rispetto.

“Tutto ciò, si legge nella nota, non avviene da anni e si vedono le evidenti conseguenze in generale, Basti vedere cosa accade sul sentiero e al Casale delle Canapine dove esiste un abbandono e trascuratezza decennale (sbarramenti vari a causa dei pioppi abbattuti e con rimossi) con rifiuti di ogni tipo e addirittura un emblematico Apecar. Si sta svilendo in pratica la sua essenza istitutiva originaria e le finalità naturalistiche, prendendo una tendenza di sovraffollamento turistico selvaggio senza alcuna gestione efficace (bagni strabordanti, bivacco in aree vietate ). Nella stagione estiva si è visto una specie di assalto alla diligenza, accampamenti, traffico, musica ad alto volume, attività di vario tipo fino a tarda ora, senza rispetto dei delicati equilibri e della difesa delle sue peculiarità valoriali e della Biodiversità di importanza Europea”.

“In buona sostanza, si legge ancora, è ineludibile che bisogna dotarsi di uno studio scientifico che determini i FLUSSI MASSIMI COMPATIBILI in base ai quali dosare le azioni per non compromettere e destabilizzare la Riserva Naturale Guidata, compresa la Fascia di Rispetto. Per non comprometterne la sua funzione protettiva del Biotopo. Oltre a tutto questo incombe anche il problema passaggio Metanodotto e Captazione acque per Acquedotto Pugliese su cui riflettere”.

Ecco perché, concludono De Luca e Natale, abbiamo sollecitato un incontro all’Assessore Regionale ai Parchi, Emanuele Imprudente e all’Assessore all’Ambiente del Comune di Popoli , Alfredo La Capruccia, affinché si possa affrontare una riflessione generale congiunta, simbolicamente sul posto a Casale Canapine, un punto emblematico in questo momento, per delineare le necessarie rivalorizzazioni della nostra riserva”.

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