Pescara: il rinnovo del voto condizionerà l’operato amministrativo?

Dopo la decisione del Tar di fare ripetere il voto delle comunali in 27 sezioni di Pescara ci si chiede se l’operato amministrativo possa risentirne

Ventisette sezioni richiamate alle urne, un anno dopo lo spoglio elettorale e l’insediamento del nuovo Consiglio comunale di Pescara ormai al lavoro da mesi: la decisione del Tar, attesa dopo i ricorsi presentati dalle opposizioni per presunte irregolarità, è arrivata come un’improvvisa folata di vento a sparigliare le carte su un tavolo da gioco con una partita già avviata.

Il sindaco Masci, depotenziato nelle sue mansioni e in attesa di quel che sarà del governo cittadino ormai in carica, supportato da una maggioranza in Consiglio comunale che potrebbe cambiare all’indomani di una rettifica del voto, potrà occuparsi solo di ordinaria amministrazione e dell’adozione di atti urgenti. E il ricorso del Comune, che si appella al Consiglio di Stato, se accolto, potrebbe bloccare tutto.

Ma cosa significa concretamente per un Comune come Pescara, con grandi progetti e opere in essere, appaltati e da appaltare? La risposta nel servizio del Tg8, con l’intervista a Melania D’Angelosante, professore associato di diritto amministrativo e pubblico all’Università d’Annunzio Chieti Pescara.