Pesca: il Cogevo decide per il fermo di 45 giorni

I pescatori del Cogevo decidono per il fermo biologico: per 45 giorni le vongolare di Teramo e Pescara si asterranno dalla pesca dei molluschi per consentire il rinfoltimento della fauna marina. Il via dal 1° aprile

I pescatori del consorzio Cogevo hanno preso una decisione volta alla protezione dell’ecosistema marino: un fermo biologico di 45 giorni. Dal 1° aprile al 15 maggio, le vongolare si asterranno dalla cattura dei molluschi bivalvi, permettendo così il rinfoltimento della fauna marina.

Il consiglio di amministrazione del Cogevo ha deliberato questo primo periodo di fermo tecnico obbligatorio, con l’approvazione e l’emanazione di un’ordinanza dalla Capitaneria di porto di Pescara. L’ordinanza ufficializza dunque il blocco e stabilisce severe sanzioni per i trasgressori.

Durante il periodo di fermo, le 84 imbarcazioni del compartimento marittimo di Pescara, di cui 52 appartenenti alla flotta giuliese, rimarranno ormeggiate nel porto. Questa pausa dalla pesca è un passo significativo verso la sostenibilità e la conservazione delle specie marine.

GRANCHIO BLU. Intanto, ci sono buone notizie riguardo l’emergenza del granchio blu, il crostaceo invasivo che ha causato gravi problemi alla marineria del nord Adriatico. Walter Squeo, rappresentante del Cogevo e presidente della cooperativa Mare Blu, ha riferito che la situazione è in netto miglioramento lungo la costa giuliese.

Dopo il periodo di letargo, il granchio blu non desta particolari preoccupazioni, grazie alle caratteristiche uniche dell’ambiente marino locale, come le correnti, la qualità delle acque e la salinità del mare.

Squeo sottolinea l’importanza di non abbassare la guardia, ma conferma che le strategie adottate, tra cui la costante attività di pesca e le condizioni naturali dei fondali, hanno contribuito a contenere la diffusione del granchio blu.

IL SERVIZIO DEL TG8