Pescara: la Meloni, in diretta su Rete8 dalla kermesse di FDI, ufficializza la sua candidatura alle Europee

Dopo un lungo e appassionato discorso, andato avanti per oltre un’ora, Giorgia Meloni ufficializza la sua candidatura alle Europee. Alle 12 circa sale sul palco di Pescara e subito tuona: “Ecco una splendida diapositiva di risposta a chi mi dava sola e in caduta. L’8 e 9 giugno proviamo a portare il nostro modello italiano al Parlamento Europeo “. Poco prima Matteo Salvini in videocollegamento: “Al voto nel 2027 e non un minuto prima!”/ Le conclusioni della premier Meloni in diretta su Rete8

Arriva alla fine di un lungo, fitto e appassionato discorso alla platea di Pescara l’ufficialità della sua candidatura alle Europee dell’8 e 9 giugno: quando sono le 13.15 Giorgia Meloni pronuncia l’attesa discesa in campo.”Ho deciso di guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo”. “Sia chiaro che questa mia candidatura non leverà un solo minuto di impegno alle questioni della nostra meravigliosa Italia. Confido in voi tutti, nell’impegno dei miei amministratori locali e di partito. Resto la Giorgia del popolo e mi piacerebbe leggere sulle schede di giugno semplicemente il mio nome, senza formalismi e distanze. Il potere non mi cambia, il Palazzo non mi isolerà!”.

” E’ arrivato il momento di alzare la posta, cambiamo anche l’Europa”: saluta così la premier Meloni la platea della kermesse di Pescara in piedi ad applaudirla salutandola quando mancano pochi minuti alle 13.30.

Una canzone intitolata ‘Boss’ la accoglie nella sala principale della tensostruttura di Pescara. L’inno nazionale cantato in piedi da delegati e militanti chiude i 73 minuti di intervento di Giorgia Meloni che alla fine della conferenza programmatica del suo partito ha annunciato la candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni alle
prossime elezioni europee. Mentre la sala si svuota e i volontari di Gioventù nazionale, saliti sul palco con lei, restano a scattare foto, in sottofondo ‘A mano a mano’ di Rino Gaetano, sempre utilizzata negli eventi Fdi.

“Ringrazio le tante persone che in questi tre giorni a Pescara hanno accettato di essere qui per stimolarci e confrontarci. Il nostro fine ultimo non è e non sarà mai il potere, anzi lo guardiamo con diffidenza. Principi e realtà a cui guardiamo ogni giorno sono le nostre uniche regole. Le idee fanno evidentemente paura”.

“Il Partito comunista, evidentemente esiste ancora il Partito comunista, ha presentato credo non uno bensì 2 esposti per questa kermesse. Provano sempre a tapparci la bocca, noi però non siamo di quelli che danno fastidio alle forze dell’ordine e facciamo le cose con ogni autorizzazione concepibile. Noi abbiamo parlato di politica quando non avevamo altro che voce, senza palchi e numeri. Non ci sono mai mancate idee e coraggio!”. Così la premier Meloni vestita d’azzurro con alle spalle il mare di Pescara di una assolata domenica mattina.

“Ricordo bene le elezioni europee del 2014, chissà quanti di voi c’erano già. Siamo passati dal 6,8 all’oltre 23% di oggi. Primo partito d’Italia! Ricordo a me stessa e a noi tutti che quanto costruito fino ad oggi non è un caso: abbiamo conquistato con fatica, studio e sacrificio. E’ stata ostinazione per questo dico che quanto guadagnato non è un dato acquisito per sempre. Chi si è affidato a noi deve essere onorato sempre. Ci raccontavano come coloro che avrebbero isolato l’Italia dal resto del mondo: voi sapete quante energie spendo ogni settimana a questo delicato e prezioso tema. Andava smontata questa narrazione di parte”.

“Anche chi ci infangava oggi è riconosciuto per ciò che è: con orgoglio possiamo dire forte da Pescara che l’Italia è tornata. Dopo il servilismo di certa sinistra è tornata l’Italia che viene guardata con rispetto e che onora patti, scelte e idee. Vogliamo la pace che si costruisce con la deterrenza e non con le bandierine sventolate nelle piazze senza spesso sapere di cosa si parla”.

La premier Meloni parla poi della prima volta di un Papa al G7: “Francesco interverrà perchè vogliamo che il Sommo Pontefice sia protagonista di un evento che lascia impronte importanti”.

“Gli occupati sono cresciuti di oltre mezzo milione, scendono disoccupazione e cassa integrazione: vuol dire che siamo più stabili di prima. Questa Italia che cambia ci piace specie perchè sappiamo quanto stiamo facendo”.

Alle 12.30 la Meloni chiede alla platea un forte applauso all’Albania di Edi Rama: ” Linciati per aver aiutato la nostra nazione!”. Breve siparietto subito dopo scusandosi se “ogni tanto mi vedete sbandare, è dovuto ad un problema di salute di cui sapete. Ma ci sono e sono lieta di essere qui con voi”.

Quando parla di immigrazione la premier si rivolge alla Schlein chiedendole di prendere posizioni chiare, ferme, inequivocabili e libere da faziosità”.

Passa poi alle battaglie in difesa dell’ambiente, delle politiche agricole in difesa della sicurezza alimentare sempre però all’insegna dell’identità italiana anche a tavola: “Nel mondo credetemi c’è tanta, tantissima voglia di made in Italy. Tantissime nostre aziende sono leader nel mondo con eccellenze straordinarie. E che dire del turismo? Non a casa lo dico forte da questo bell’angolo di Pescara che in fatto di turismo l’Italia non è seconda a nessuno. Molto tuttavia dobbiamo fare ancora per difendere, onorare e lanciare le nostre risorse”.

“Parlerò con tutti pur senza mai piegarmi a cose che non condivido con rispetto che pretendo e che devo essere capace di dare. Agirò sempre e solo in nome degli interessi dell’Italia. Ringrazio tutti coloro che dal basso ai vertici lavorano spesso in silenzio ponderando ogni singola istanza che arriva dai territori”.

Intorno alle 13 arriva il momento delle Europee: “Pensate cosa potremo fare se l’8 e 9 giugno riusciamo a moltiplicare i nostri consensi: proviamola a costruire anche al Parlamento Europeo una maggioranza di centrodestra. Immaginate cosa significherebbe portare anche il modello italiano? Una impresa difficile ma possibile che possiamo tentare. Mai stata antieuropeista come molti vanno dicendo da sempre”. Meloni tocca poi altri temi caldi come le occupazioni universitarie, le polemiche sulle questioni dell’informazione, l’aborto.

In collegamento via telefonino da Milano il Ministro Salvini quando sono da poco passate le 11.40: alla kermesse di Pescara arriva il momento del leader della Lega. Salvini si scusa per non essere riuscito ad essere presente alla convention di Fratelli d’Italia, oggi in Abruzzo, perchè “da papà devo mantenere fede alla promessa fatta alla piccolina di casa, reduce da una settimana di febbre nonchè andare a tifare il maschietto di casa Salvini oggi alle prese con una partita decisiva della sua squadra di calcio con la quale gioca con passione e dedizione”.  Salvini, mentre cammina per Milano, ringrazia Pescara, i vertici di FDI ma soprattutto la premier Giorgia Meloni e perentorio dice: ” Chi pensa altro se ne faccia una ragione, si andrà al voto nel 2027 e non un minuto prima!”

“Amici, sono venuto a portarvi il saluto di tutta FI, una forza politica che è e sarà sempre leale con i propri alleati perché la lealtà è un valore che contraddistingue questa coalizione. Meglio avere un alleato leale che un finto amico che ti tradisce. Giorgia sa che quando prendiamo un impegno lo manteniamo fino alla fine”. “Non a caso siamo partiti che hanno la parola Italia nel simbolo”. Lo ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani il quale sulle Europee ha aggiunto: ” Concorreremo con liste separate per le europee ma non per competere tra di noi saremmo miopi e sciocchi, nessuno deve superare nessun altro” .

“All’indomani della vittoria di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia la sinistra ci dava al massimo sei mesi. E lo faceva perché sapeva di averci lasciato una nazione seppellita sotto le macerie di politiche dissennate e di sperperi. Invece, abbiamo dato il via alla rivoluzione della responsabilità, a una rivoluzione della normalità, della concretezza, e i risultati che stiamo raccogliendo rappresentano una realtà ben diversa da quella che veniva paventata”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Filini, responsabile del programma del partito, nella giornata conclusiva della conferenza programmatica in corso a Pescara. “Grazie a Giorgia Meloni – ha sottolineato – c’è grande fiducia nel sistema Italia, riconosciuto a livello internazionale. Oggi, alla vigilia delle elezioni europee siamo fortemente convinti che, dopo aver riportato l’Italia al centro dei tavoli che contano al di fuori dei confini nazionali, restituiremo futuro e dignità a un intero continente, a un’Europa che deve essere liberata dalle idiozie e dalle ideologie di una sinistra che la vorrebbe sempre ai margini”.