Matteo Messina Denaro da ieri in Abruzzo, è rinchiuso nel carcere dell’Aquila

E’ sbarcato ieri sera con un volo militare all’aeroporto di Pescara il boss mafioso Matteo Messina Denaro, dopo l’arresto avvenuto a Palermo. Messina Denaro è detenuto nel carcere dell’Aquila: fonti qualificate lo danno tranquillo e affidato alle cure dei sanitari interni

Lo riferisce l’ANSA dopo aver avuto la conferma da fonti della polizia penitenziaria. Ieri sera non è passata inosservata all’uscita dell’Aquila ovest una presenza consistente di forze dell’ordine, fatto che ha reso sempre più accreditata l’ipotesi del trasferimento del boss di Cosa Nostra, autore delle più sanguinose stragi mafiose Matteo Messina Denaro, nel carcere di massima sicurezza Le Costarelle di Preturo che è tra i 12 istituti penitenziari in Italia accreditati ad ospitare i super boss, così vengono definiti.

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato questa mattina il 41bis per Matteo Messina Denaro.

 Secondo quanto si apprende da fonti qualificate il boss mafioso è tranquillo ed è stato affidato alle cure dei medici della Asl che operano all’interno del penitenziario. La cella, di poco più di dieci metri quadrati, si trova in una delle sezioni del carcere che ospita in totale 159 detenuti, di cui 12 donne.

 

Il boss è detenuto nel carcere dell’Aquila, una struttura di massima sicurezza, che ha già ospitato personaggi di spicco. Non è escluso che il boss sia stato trattenuto altrove per la notte, o in una caserma o nei vari penitenziari della zona. Secondo quanto si è appreso, autorità ed istituzioni sarebbero state allertate. Il supercarcere aquilano accoglie reclusi in regime di 41 bis, il “carcere duro”. Il super carcere ospita anche la terrorista Nadia Desdemona Lioce. A L’Aquila sono stati ospitati detenuti “eccellenti” condannati per reati di mafia, come Leoluca Bagarella – sta scontando l’ergastolo per strage -, Raffaele Cutolo della nuova camorra organizzata, Francesco Schiavone detto Sandokan (esponente dei Casalesi), esponenti del clan siciliano dei Madonia e, in ultimo, Felice Maniero della cosiddetta Mala del Brenta, detto “faccia d’angelo”, a L’Aquila in regime di semilibertà e aveva un negozio in centro. A L’Aquila ha fatto tappa in alcune occasioni anche Totò Riina. Infine i carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato già da ieri sera il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato, ieri, alla clinica Maddalena di Palermo. E’ a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia. Per tutta la notte il covo è stato perquisito. Alla perquisizione ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull’ex latitante di Cosa nostra. L’edificio, che si trova nel centro abitato, è stato setacciato palmo a palmo. Indagato Alfonso Tumbarello, 70 anni, il medico che aveva in cura Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro.

https://www.rete8.it/cronaca/laquila/laquila-le-costarelle-fortezza-ditalia-col-piu-alto-numero-di-detenuti-al-41-bis/

 

Fabio Lussoso: