L’Aquila, primi successi per le vaccinazioni di prossimità

Un bilancio più che positivo, con circa 660 vaccini fatti, quello della campagna vaccinazioni nei piccoli comuni del circondario che ha permesso, grazie alla collaborazione tra comuni, Asl, Esercito e Carabinieri con team mobili, di rendere alcuni comuni della fascia del Gran Sasso Covid free.

Qui è stata vaccinata in sostanza tutta la popolazione vaccinabile. Luoghi che erano lontani dagli hub vaccinali, operazione che ha permesso in poco tempo di concludere la campagna risparmiando risorse e ottimizzando la logistica. Dieci i comuni coinvolti in questo primo giro che ora potranno guardare all’estate e ai risvolti turistici con più ottimismo. Si tratta di Castel del Monte, Calascio, Santo Stefano, Castelvecchio Calvisio, Carapelle, Santa Lucia degli Abruzzi, san Benedetto in Perillis, Rocca Pia, Caporciano e Bisegna. 

A sottolineare la riuscita dell’iniziativa il sindaco Pierluigi Biondi, affiancato dal presidente della Regione Marco Marsilio che ha creduto in questo progetto e tutti gli altri attori coinvolti.

Per il sindaco di Calascio, comune che ospita la famosa Rocca, questa campagna è stata molto importante e sono pronti ad ospitare i turisti in questa estate che si preannuncia molto importante per i piccoli borghi. In conferenza stampa anche la Asl che ha supportato il progetto dotando i team di vaccini, come ha ricordato il manager della Asl 1 Roberto Testa.

Domenico Pompei, capo del dipartimento prevenzione della Asl, ha ribadito il ruolo essenziale della Asl per quel che riguarda le vaccinazioni. La sinergia per lui è stata molto efficace, si è lavorato bene facendo squadra e superando molte difficoltà. Presente anche l’esercito sia con il Comando militare Esercito con il colonnello Marco Iovinelli che con il Nono Alpini.

Nazareno Santantonio, comandante provinciale dei Carabinieri ha parlato di una prima fase sperimentale, ora si continuerà a vaccinare altri paesi sotto ai 500 abitanti e poi sotto ai 1000.  Il colonnello dei Carabinieri Falvo che ha coordinato le operazioni ha evidenziato i numeri. Sono state impiegate 4 Squadre dell’esercito e 4 dei Carabinieri. Oltre 660 i vaccini fatti in questi comuni, numero al di sopra delle prenotazioni che c’erano state.  Essenziale anche la possibilità, ha detto, di continuare a fare i tamponi nei drive trought.  A maggio in questa modalità sono stati fatti 12 mila tamponi.