L’Aquila: il Pd al “San Salvatore” tra attacchi hacker e responsabilità politiche

Visita ispettiva del PD all’ospedale San Salvatore dell’Aquila: “Gestione sanità un fallimento dell’amministrazione Marsilio, vicenda attacco hacker rivela evidenti responsabilità politiche”

Si è svolta stamattina una visita ispettiva del Partito Democratico all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Vi hanno partecipato il senatore e segretario regionale Michele Fina, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il segretario provinciale Francesco Piacente, il consigliere comunale Stefano Albano ed Eva Fascetti, portavoce delle Democratiche dell’Aquila.

Piacente la definisce una “tappa importante nel tour provinciale che stiamo portando avanti nel mondo della sanità e della cura.  Abbiamo ascoltato dalla vera voce degli operatori sanitari quali sono le emergenze del momento e le osservazioni sulle carenze strutturali dell’organizzazione sanitaria. Appare sempre più evidente come la sanità sia, tra gli altri, il più grande fallimento del governo regionale della destra di Marsilio e della Verì”.

Fina sottolinea: “L’attenzione va tenuta alta, perché ne va del diritto alla salute dei cittadini. La gestione della sanità dell’amministrazione Marsilio è deficitaria e per di più opaca nella divulgazione delle necessarie informazioni. È gravissimo: la recente dichiarazione del presidente del Consiglio regionale Sospiri nell’ambito della vicenda dell’attacco hacker alla Asl 1 è inquietante, e conferma e aggrava la nostra denuncia sulle evidenti responsabilità politiche del disastro. L’amministrazione sapeva dei deficit di sicurezza e della vulnerabilità e non ha fatto niente per migliorare il livello di protezione”.

Pietrucci ricorda “l’atteggiamento di serietà del Pd aquilano che sul tema della sanità ha sempre dimostrato in questi anni di essere il vero baluardo a difesa del personale sanitario e amministrativo a cui esprimo la piena vicinanza. Quello dell’attacco hacker e delle relative conseguenze è solo la punta dell’iceberg di una mala gestio della politica sanitaria regionale che ha visto negli anni sbilanciare risorse a vantaggio di altri territori e a danno delle aree interne, a partire dalle risorse covid, passando per quelle dell’edilizia sanitaria fino alla mancata individuazione di una soluzione per la stabilizzazione del precariato della Asl”.

Albano spiega: “Oggi abbiamo deciso di fare un sopralluogo ispettivo, come nelle nostre funzioni istituzionali, per portare la nostra solidarietà al personale sanitario e amministrativo che da 30 giorni con abnegazione assicura il servizio ai pazienti coprendo le falle della filiera di governo a trazione Fratelli d’Italia. Dobbiamo purtroppo constatare come il centrodestra sia nel caos più totale, non solo incapace di far fronte alla vicenda, chiudendosi a riccio senza dare risposte ai cittadini, ma soprattutto contraddicendosi pesantemente. Alle ammissioni di Sospiri che riconosce la fragilità del sistema, risponde il manager Romano provando a raccontare una Asl perfetta, che ha ripristinato a suo dire i servizi ai cittadini come prima dell’attacco hacker. Ribadiamo ancora una volta che ci aspettiamo le dimissioni dell’assessore regionale Verì e del manager Romano”.

Fascetti rimarca: “Da un mese abbiamo posto 3 domande precise per sapere cosa era stato messo in campo per tutelare i dati dei pazienti sia da un punto di vista medico – legale a tutela dell’utenza, che operativo. Non abbiamo avuto risposta, come del resto la cittadinanza, ma troviamo gravissimo che emergano le prime ammissioni rispetto un sistema pieno di falle, come si evince dalle dichiarazioni di Sospiri, dichiarazione a cui il manager Romano ha provato a controbattere”.