L’Aquila, un “Rifiutologo” per la raccolta differenziata

Arriva un manuale, dalla A alla Z, per la raccolta differenziata: il Rifiutologo

Un accendino esausto, un astuccio per la scuola logoro, il blister delle medicine vuoto o la zanzariera rotta, sono solo alcuni degli esempi di oggetti casalinghi, che terminato il loro ciclo di vita, non si sa dove gettare.

Per aiutare i cittadini del comprensorio del capoluogo arriva il Rifiutologo, il vademecum dello smaltimento dei rifiuti dalla A alla Z. La Asm spa (azienda municipalizzata dei rifiuti) alza la specializzazione della raccolta, fornendo un libricino di 40 pagine in cui sono sanati tuti i dubbi su dove smaltire i rifiuti.

I vetri rotti, i tubetti di colore usati, le lampadine fulminate, le bombolette vuote, le padelle e oggetti di uso comune che trovano il loro posto di smaltimento indicato nel Rifiutologo.

Il vademecum, in distribuzione gratuita nelle edicole cittadine, insieme all’ecocalendario per la raccolta differenziata, arriva al termine di un altro anno che ha registrato la crescita della “raccolta differenziata porta a porta” fino al 60%.

La specializzazione dello smaltimento è richiesto anche dai cittadini stessi, per combattere la pigrizia e l’incertezza su quale sia il secchio giusto ma anche per far crescere la sensibilità verso l’ambiente e verso le proprie tasche.

Gli errori di conferimento nel bidone sbagliato, apparentemente un peccato veniale, si rivelano invece fortemente dannosi sia per il riciclo, in cui il prodotto impuro sia esso carta, plastica o vetro ne vanifica il guadagno, e comportano poi un danno economico che pesa sulle tasche dei cittadini.

Questo problema è fortemente sentito nelle zone di raccolta stradale, specialmente nelle frazioni cittadine, in cui nei bidoni della raccolta vengono gettati rifiuti non differenziati, compromettendo il riciclo e abbassando la raccolta differenziata al 30%, la metà della qualità di quella porta a porta.

Altro problema, su cui non si abbassa la guardia dell’Asm, è il conferimento abusivo nei cassonetti stradali, da parte dei residenti dei comuni vicini al capoluogo, i quali eludono la raccolta differenziata nelle proprie abitazioni e incivilmente buttano buste contenenti qualsiasi rifiuto nel primo bidone che incontrano per strada, a volte anche al volo.