L’Aquila, ricostruzione bloccata per l’aumento dei prezzi dei materiali

I sindaci chiedono un decreto sblocca lavori per contrastare l’aumento dei prezzi e riavviare la ricostruzione in modo sereno

Il tavolo di coordinamento convocato dal coordinatore Gianni Anastasio avanza la proposta di allineare le procedure al sisma centro Italia con l’adeguamento del contributo al mercato edilizio. C’erano i sindaci Massimiliano Giorgi, Paolo Federico, Domenico Nardis, Mauro Di Ciccio, Emanuele Tiberi, Lanfranco Chiola e Rodolfo Marganelli. I sindaci chiedono un decreto degli uffici speciali Usra e Usrc per adeguare il contributo per la ricostruzione post sisma 2009 agli attuali valori del mercato edilizio, in linea con quando fatto nel sisma del centro Italia.

L’aumento dei prezzi delle materie prime sta determinando una alterazione delle previsioni contrattuali e delle valutazioni dei computi metrici originari di progetto. Fatto che sta provocando una stasi del mercato e anche il blocco delle procedure e delle attività di cantiere da parte delle imprese. Per garantire equità nelle condizioni economiche è stata così chiesta alla struttura di missione una modifica normativa che consenta agli uffici speciali di normare e adottare provvedimenti di indicizzazione dei costi per adeguare i contributi anche al di fuori dei centri storici e nei comuni fuori cratere. Tutto questo al fine di non bloccare la ricostruzione. Entro una settimana ci sarà un nuovo incontro.

Il sindaco di Villa S.Angelo Domenico Nardis spiega che l’aumento dei prezzi ha provocato un blocco della ricostruzione e moltissimi problemi alle imprese impegnate nella ricostruzione. Per questo nell’incontro a Fossa dove era presente anche l’ingegner Raffaello Fico dell’Usrc si è messo a punto un documento per chiedere l’allineamento dei contributi così come avvenuto di recente per il sisma del centro Italia, condizione indispensabile per poter riavviare con serenità i processi.