L’Aquila: polemiche e reazioni dopo le dichiarazioni di Biondi sul “Festival Internazionale”

Polemiche e reazioni alle dichiarazioni del sindaco de L’Aquila, Biondi, relativamente al “Festival Internazionale degli Incontri 2019” e quelle che per più di qualcuno sono state ingerenze politiche del primo cittadino nella lista degli ospiti.

Mentre Biondi insiste a spiegare le sue motivazioni ( “Ho detto che, visto che i soldi per il decennale del terremoto li gestisce il Comune, che poi li eroga all’Istituzione Sinfonica, il programma degli eventi deve essere concordato con il Comune, cosa peraltro sottoscritta nel verbale del comitato di indirizzo sottoscritto anche dalla Barbagallo, che, in più, al momento non ho ancora ancora avuto il piacere di conoscere. Non abbiamo la sveglia al collo e all’Aquila abbiamo visto troppi profittatori della nostra tragedia: se trova il modo di farsi pagare dall’Istituzione, faccia il programma che vuole”.) non tardano a scatenarsi le reazioni alla vicenda.

Ecco le dichiarazioni rilasciate al Tg8 dal sindaco Biondi:

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, difende il sindaco Biondi ed afferma “Voglio testimoniare pubblicamente la mia vicinanza al sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, che da ieri sera è vittima di un crescendo rossiniano di contumelie e della macchina del fango degli ‘indignati in servizio permanente’. Accusare Biondi di voler ‘censurare’ autori politicamente sgraditi è una tipica tecnica di mistificazione messa in campo da chi vuole imporre il proprio pensiero come l’unico ammesso nel consorzio civile. Basta leggere il ricchissimo cartellone artistico e culturale di questa estate aquilana, dai ‘Cantieri dell’immaginario’ alla Perdonanza celestiniana, per rendersi conto del pluralismo dell’offerta culturale che ha caratterizzato la città: solo per citarne alcuni, da Goran Bregovic a Gianni Morandi e Fiorella Mannoia, artisti notoriamente impegnati a sinistra. Se allarghiamo il campo al resto della Regione, proprio questa sera Michele Placido sarà il protagonista del cartellone delle celebrazioni dannunziane, e pochi giorni fa un’altra amministrazione di centrodestra ha con successo organizzato la tappa abruzzese del tour di Jovanotti, al quale nessuno ha chiesto chi o cosa votasse per accoglierlo festosamente e a braccia aperte.

Cosa che non accade in caso contrario: anche in questa occasione, il cartellone che è stato sbattuto in faccia al sindaco è monocolore e a voce unica. La Festa della Rinascita e della ricostruzione, che dovrebbe unire un intero popolo, diventa un’occasione divisiva, con artisti e intellettuali schierati da un’unica parte, a rappresentare solo una parte della sensibilità dei cittadini. Più che una Festa della Rinascita, una Festa de l’Unità… Fa quindi più che bene il sindaco a ricordare che esiste anche l’altra metà del cielo, che oltretutto a L’Aquila e in Abruzzo rappresenta la maggioranza dei cittadini. Si commenta da sola la tracotanza di chi pensa di arrivare in una città, allestire un costosissimo cartellone (700.000 euro stanziati dal Ministero è quasi l’importo con il quale la Regione sostiene tutte le manifestazioni storiche e i teatri e le istituzioni culturali dell’intero Abruzzo), imponendo la propria impronta ideologica senza nemmeno sentire il dovere di confrontarsi con chi la città la rappresenta, e pretende che questo sindaco paghi a piè di lista senza nemmeno fiatare”.

“Io sto con il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. È intollerabile che i soldi destinati per il decennale del terremoto siano utilizzati per costruire l’ennesima passerella per personaggi come Roberto Saviano, il cui unico talento è quello di essere amico della sinistra. È ed è vergognoso che per il Pd e l’intellighenzia il sindaco Biondi, che è stato eletto dai cittadini, non abbia nemmeno il diritto di dire che non è d’accordo”. Lo scrive su fb Giorgia Meloni, leader di Ftatelli d’Italia. “Fuori dal mondo- prosegue – le parole del ministro Franceschini, talmente sfacciato e presuntuoso da pretendere di impartire lezioni sulla libertà della cultura da pressioni e interferenze politiche. L’unica lezione che la sinistra può fare è su come usare i soldi degli italiani per finanziare amici intellettuali, scrittori, attori, film che non vede nessuno e le immancabili coop. Da queste sanguisughe non accettiamo lezioni: portate rispetto agli aquilani e se vi piace tanto la compagnia di Saviano invitatelo a cena. E pagate voi”.

Annalisa De Simona, ideatrice del Festival risponde Biondi:

Zerocalcare sulla sua pagina Facebook commenta così la vicenda:

“Ciao, il drammatico precipitare degli avvenimenti ha reso necessario puntualizzare 3 cose:
1)io comunque all’aquila ci andavo gratis, quindi da tutta sta vicenda al limite ci risparmio la benzina e il casello.
2)vi ringrazio per la solidarietà e tutte le belle parole importanti sulla censura ma i piagnoni vittimisti lasciamoli fa ai nazisti che ormai sono specializzati. Io sto bene, magno vitamine, non c’ho il daspo dall’abruzzo e i miei account facebook e instagram stanno benissimo.
3)se volete dare sostegno a qualcuno datelo al festival e alla direttrice Barbagallo che si sta accollando tutto senza accettare pezze imbarazzanti.

Ciao rebibbia è bellissima”.

“Il veto del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, alla partecipazione di Saviano e Zerocalcare al Festival degli Incontri va respinto nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché Biondi non ha alcun titolo per sindacare una scelta che spetta in piena autonomia alla direttrice artistica della manifestazione, Silvia Barbagallo. Ma anche nel merito, poiché il programma dell’evento ha avuto il via libera dei cinque saggi nominati d’intesa tra il ministero della Cultura e lo stesso comune. La censura di Biondi, che lunedì con scarso senso delle istituzioni manifestava davanti a Montecitorio con Meloni e Salvini contro la sovranità del Parlamento nel giorno della fiducia al nuovo governo Conte, va respinta con nettezza. E insieme ad essa la retorica del ‘No alla passerella con i nostri soldi’. I fondi sono stati infatti stanziati interamente dal Mibac. Biondi, anziché assumere la postura del ‘gerarca minore’ del MinCulPop mettendo le mani sulla cultura, si prenda cura di una città che sembra abbandonata a sé stessa, con gli studenti aquilani che vanno ancora a scuola nei Musp, i Moduli a uso scolastico provvisorio”. Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Quanto fa paura la cultura? Quanto fanno paura le idee? Il Sindaco de L’Aquila, un fratellino d’Italia, sta intimando alla direttrice del Festival degli Incontri di non invitare Roberto Saviano e ZeroCalcare per ragioni politiche”. Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. “Evidentemente il sindaco – prosegue il parlamentare – vuole intervenire nella programmazione del festival per mettere nomi a lui graditi. Una Roba da matti. Si rassegnino, non riusciranno a mettere – conclude Fratoianni – il bavaglio alle idee e alla libertà. Solidarietà a Roberto, a Zerocalcare e alla direttrice del Festival e agli aquilani”.

 

Barbara Orsini: