L’Aquila, “Festival degli incontri”. De Simone: “Inaccettabile censura”

“Un’invasione di campo, una censura politica e ideologica”. La scrittrice Annalisa De Simone risponde a muso duro dal suo studio romano alla presa di posizione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che ha posto il suo veto su alcuni ospiti del “Festival degli incontri”.

A non essere graditi al sindaco sono in particolare lo scrittore e giornalista Roberto Saviano e il fumettista Zerocalcare – festival di cui De Simone è ideatrice, e inserito nel calendario del decennale del terremoto e finanziato dal Mibac con 700mila euro. Si alza un polverone che arriva fin sulla stampa nazionale, nelle rassegne stampa del primo mattino, su Twitter e Facebook, telefonate a De Simone anche da Matteo Renzi e dallo staff del ministro alla Cultura Dario Franceschini, mentre anche l’ex sottosegretario alla Cultura Gianluca Vacca prende le distanze da Biondi con un duro comunicato stampa, nel quale rivendica il finanziamento proveniente dal Mibac e non dal Comune dell’Aquila.

E’ di una gravità assoluta la pretesa di concordare un programma artistico che deve, invece, essere pensato soltanto da chi è stato selezionato, grazie al merito, per occuparsi di questo,

dice De Simone. E all’orizzonte si prospetta l’ipotesi di spostare il festival in un altro dei luoghi colpiti dal sisma.

Il Servizio del Tg8:

Lavoro a questa idea da due anni, con amore per la mia città, L’Aquila, e con profonda dedizione – senza percepire alcun compenso, che ho interamente devoluto al Festival. La politica resti fuori dalle scelte artistiche!”, scrive De Simone sul suo profilo Facebook.

LA NOTA DELL’EX SOTTOSEGRETARIO GIANLUCA VACCA: DA BIONDI INGERENZA INACCETTABILE, POLITICA STIA FUORI DA SCELTE ARTISTICHE

“Il Festival degli Incontri dell’Aquila deve essere una manifestazione artistica, uno strumento per il rilancio della città attraverso la cultura nel decennale del terremoto, non certo una vetrina per la politica. Non si comprende quindi a quale titolo il sindaco Biondi pretenda di avere l’ultima parola sulla scelta degli artisti, minacciando o mettendo veti sui nomi sgraditi a lui o al suo partito. La sua è un’ingerenza grave e inaccettabile”. Così in una nota l’ex Sottosegretario 5 Stelle ai beni culturali Gianluca Vacca, già titolare della delega alla ricostruzione del patrimonio culturale nelle zone colpite dal sisma. “Ricordo – aggiunge – che i soldi per il festival li ha messi interamente il Mibac, con un finanziamento nell’ultima legge di bilancio, e che il Comune agisce solo come tramite amministrativo. Nell’accordo sottoscritto a suo tempo, tra me come vertice del Ministero e dal sindaco Biondi per il Comune, è chiaramente specificato che ‘il Comune curerà tutte le attività di carattere amministrativo, organizzativo e contabile’, mentre non è scritto da nessuna parte che ha voce in capitolo sulle scelte artistiche, che competono alla direttrice del Festival, la quale agisce in piena autonomia. Al sindaco Bondi ricordo inoltre che il programma è stato visionato dal comitato operativo di cinque saggi creato d’intesa tra Mibac e Comune, dal quale ha ottenuto piena approvazione. La politica deve rimanerne fuori, auspico quindi che il sindaco torni sui suoi passi in modo che il festival si svolga regolarmente, nell’interesse dell’Aquila e degli aquilani. Il M5S è nato anche per impedire che la politica condizioni la cultura, con velleità censorie. Su questo – conclude Vacca – siamo e saremo sempre intransigenti”.

Al Tg8 la replica del sindaco Biondi: ” Il programma doveva essere concordato con il Comune”.