Coronavirus Abruzzo: ex ricercatori Intecs sul piede di guerra

Coronavirus Abruzzo: gli ex ricercatori Intecs sul piede di guerra chiedono alla Regione una verifica sui fondi della Space Economy

La Regione chieda conto del finanziamento erogato per la Space Economy. A chiederlo sono i sindacati degli ex ricercatori Intecs dopo mesi di silenzio.

Era il 25 febbraio, poco prima che scoppiasse anche in Abruzzo l’emergenza COVID-19, quando l’Assessore alle attività produttive Mauro Febbo scriveva testualmente agli ex ricercatori Intecs di aver preso contatti con Thales Alenia Space Italia lamentando il ritardo e, soprattutto, il mancato rispetto del cronoprogramma da loro stessi indicatoci nell’ultimo incontro, chiedendo immediata attuazione dello stesso.

I sindacati FIOM CGIL della provincia dell’Aquila e FIOM-CGIL Abruzzo e Molise rilevano che ora, con la ripresa delle attività produttive già in essere sarebbe opportuna una presa di posizione forte da parte della Regione nei confronti del principale soggetto interlocutore -Thales Alenia Space Italia – nel progetto di recupero al lavoro degli ex ricercatori Intecs attraverso il programma della Space Economy che ha visto la Regione Abruzzo investire ben 10 milioni di euro.

“Visto il mancato rispetto degli impegni sottoscritti proprio in sede regionale dai vertici della Thales Alenia Space Italia – si legge nella nota – rispetto al recupero delle professionalità e competenze degli ex Lavoratori Intecs, nonostante l’avvenuta attribuzione dei 10 milioni di euro, i ricercatori ex Intecs non ci stanno più alle prese in giro e chiedono alla Regione Abruzzo di attivarsi per mettere in discussione quel finanziamento tradito. Ci vuole rispetto verso il territorio e verso le Istituzioni che lo rappresentano”.

 

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