Chieti: Fabrizio Di Stefano “ammetto la sconfitta”

Fabrizio Di Stefano non ce l’ha fatta ad essere eletto sindaco di Chieti. Nella sfida del ballottaggio si è imposto Diego Ferrara.

” Ammetto la sconfitta. Evidentemente la città ha voluto cambiare passo. Perdo io quindi la sconfitta è mia. Non mi celo dietro gli alleati. Spero solo che non accada come in passato e cioè che dopo il governo Ricci si dovette correre ai ripari col centrodestra tra mille problemi e dissesti”.

Amareggiato e rassegnato. Così appare Di Stefano da subito. Le parole più dure sono indirizzate a De Cesare.

” Questi clacson anche dinnanzi al mio comitato elettorale gettano nel fango la gloriosa storia di Chieti. Certe cose si fanno allo stadio, non per le strade di una città come la nostra”.

Alla domanda la Lega in Abruzzo, che ha perso a Chieti e ad Avezzano, è secondo lei in crisi? Di Stefano così risponde:” La Lega resta il primo partito in entrambi i comuni abruzzesi andati al voto, Chieti ed Avezzano, quindi farei un’analisi ben diversa. Semmai farei un’analisi più ampia sul centrodestra. Non siamo andati uniti e abbiamo perso, Questo è”.

 

Con Di Stefano Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Ideabruzzo, Giustizia sociale, Popolo della famiglia-Cambiamo e l’appoggio di Forza Chieti. Classe 1965, consigliere regionale e parlamentare del centrodestra per due legislature fino al 22 marzo 2018, svolge la professione di farmacista.

Al primo turno, del 20 e 21 settembre, Di Stefano aveva preso il 38.81% con il centrodestra al 45,09%; Ferrara era arrivato al 21,50% con il centrosinistra al 17,07%; a seguire i candidati civici Bruno Di Iorio con il 20,34% e De Cesare con il 12,61% e il M5S di Luca Amicone al 6,74%.