Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 4 aprile: 65 i nuovi casi

Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di sabato 4 aprile. 65 i nuovi casi, positivi salgono a 1.628, i pazienti deceduti sono 153. Aumenta il numero dei tamponi effettuati. Autorizzati nuovi test rapidi. Il dott. Fazii spiega: “Verosimilmente avremo alcuni casi ancora a giugno”.

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

Ore 19.00 – Rete8: il 6 Aprile accendi la tua luce per vittime sisma e Coronavirus/Video

Ore 18.00 – Coronavirus Abruzzo, FILCAMS CGIL: sciopero del commercio

Ore 17.15 – Coronavirus: Università d’Annunzio diventa una palestra virtuale

Ore 17.05 – Coronavirus, Comune Pescara: modalità di accesso ad aiuti alimentari

Ore 16.40 – Regione Abruzzo nel 2016 scriveva, rischi da Coronavirus, nel 2006 Comitato Pandemico

Ore 16.25 – Coronavirus, Marsilio in videoconferenza su “Cura Italia”: “Sospendere piani rientro”

Ore 15.55 – Coronavirus Abruzzo: 65 nuovi casi, positivi salgono a 1.628, 153 i pazienti deceduti

Ore 15.45 – Coronavirus: no smart working, sindacati contro comune Pescara

Ore 14.30 – Coronavirus, Rifondazione: “La Finanza chiude la Dayco di Manoppello”

Ore 14.20 – Coronavirus Abruzzo, pm Sanitopoli: “Tagli e carenze vengono da lontano”

Ore 14.10 – Coronavirus, 11 anni Sisma L’Aquila, Petrocchi: “Ricordiamo vittime e scomparsi Covid”

Ore 13.00 – Coronavirus Abruzzo: Giulianova, la Rsa diventa struttura Covid

Ore 12.40 – Coronavirus Abruzzo: buoni spesa per categorie deboli, si attiva anche L’Aquila

Ore 12.35 – Coronavirus L’Aquila: Cialente, “fa male vedere città deserta come nel 2009”

Ore 12.10 – Coronavirus Abruzzo: funziona la didattica a distanza per l’ufficio scolastico regionale

Ore 12.05 – Coronavirus Penne, il Comune attiva conto corrente per donazioni

Ore 11.35 – Coronavirus L’Aquila, 34 persone sanzionate per inosservanza divieti

Ore 11.20 – Coronavirus Abruzzo: disavventure legali anche per gli avvocati

Ore 11.05 – L’Aquila, accordo per accelerare recupero patrimonio culturale città

Ore 10.45 – Coronavirus Pescara, CNA e il dramma degli anziani

Ore 9.30 – Coronavirus Pescara: Conservatorio “Luisa d’Annunzio, “#iorestoacasa”

Ore 7.50- ACLI, la “Via Crucis dei Lavoratori” trasmessa su Rete8

Ore 6.00 – Abruzzo, Fazii: “avremo casi fino a giugno”

Il collegamento con il Tg8

NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

Css, con misure evitate 30mila morti in più – “Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento”. Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli.

Coronavirus: parte ricerca ai ‘super’ anticorpi dei guariti. Saranno selezionati i più potenti e usati per sviluppare farmaci – Individuare nel plasma dei guariti i ‘super’ anticorpi, in grado di difendere l’organismo durante l’invasione del virus e renderli disponibili come farmaci su misura anti-Covid-19. Questo l’obiettivo della partnership fra Amgen, leader nelle biotecnologie, e Adaptive Biotechnologies, azienda specializzata in immunoterapia, che permetterà di mettere a punto terapie mirate. In particolare, Adaptive utilizzerà la propria piattaforma altamente specifica di immuno-medicina, per valutare rapidamente la grande variabilità dei linfociti B, passare al setaccio le decine di migliaia di anticorpi presenti nel plasma di soggetti guariti, per selezionare quelli che neutralizzano SARS-CoV-2. Amgen, invece, metterà a disposizione le sue competenze in immunologia per sviluppare e produrre gli anticorpi contro il virus. Tutto ciò consentirà di individuare uno o più anticorpi totalmente umani e altamente specifici, che potranno diventare farmaci mirati per trattare i pazienti che stanno combattendo Covid-19 o da somministrare a scopo preventivo in soggetti con un alto rischio di esposizione, come medici e infermieri. “Abbiamo identificato rapidamente le sequenze di geni del virus nei campioni di centinaia di pazienti, ora stiamo utilizzando queste conoscenze per associarle rapidamente alle nostre capacità di sviluppo di farmaci”, spiega Robert A. Bradway, presidente e amministratore delegato di Amgen. “La combinazione delle competenze biotecnologiche e genetiche di Amgen, e di immuno-medicina di Adaptive Biotechnologies – conclude dichiara Maria Luce Vegna, direttore medico di Amgen Italia – accelererà la capacità di sviluppare una nuova terapia”

Locatelli, sanità Centro e Sud ha contenuto crescita – “In Italia centrale e meridionale c’è stata la capacità del sistema sanitario di contenere una crescita importante del numero di soggetti infetti. Non era scontato ottenere questo risultato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

Borrelli, calo terapia intensiva, ospedali respirano – Si registra il primo calo di ricoveri in terapia intensiva dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Sono 3.994 i malati di coronavirus ricoverati in terapia intensiva, 74 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.326 sono in Lombardia. Degli 88.274 malati complessivi, 29.010 sono poi ricoverati con sintomi – 269 in più rispetto a ieri – e 55.270 sono quelli in isolamento domiciliare. “Oggi per la prima volta abbiamo un dato molto importante. Il numero pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 ed è un notizia importante perché consente ai nostri ospedali di respirare. E’ il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza. Il pericolo non è scampato, ma è solo la dimostrazione che quanto messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica”.

Coronavirus: Sileri, convivere con virus fino a vaccino. Abituarci a mascherine. Ripresa dopo Pasqua solo con calo contagi – La data di inizio della ripresa “dopo Pasqua solo se calano i contagi” ma “bisognerà convivere con il virus e con il distanziamento sociale fino al vaccino”. Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, all’appuntamento del sabato su Facebook e YouTube dell’Associazione Luca Coscioni. “Dovremo investire in educazione, abituarci all’uso delle mascherine, che sono in arrivo. Ne serviranno milioni”, dice Sileri. Finché non sarà disponibile un vaccino, conclude, “è ipotizzabile il verificarsi di nuovi focolai, ma sicuramente saranno più controllabili”.

Arcuri, battaglia non vinta, non si torna a normalità. “Stiamo solo cominciando a contenere, dimensione rilevante”
“La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto l’avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione, seppure non uniforme, è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri.

Coronavirus:Speranza,vittoria sanitaria poi ripartenza. ‘Prima mattonella è vincere questa battaglia in corso’
“La prima mattonella per ricostruire l’edificio dell’Italia è vincere la battaglia sanitaria in corso altrimenti non ci potrà essere una ripartenza di natura economica sul terreno dello sviluppo”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Tutte le energie dello Stato e delle Regioni, di ogni singolo cittadino, devono essere rivolte a vincere questa battaglia sanitaria”.

Coronavirus: record di decessi negli USA, stop alla zona rossa nel Bolognese.

Negli Stati Uniti in 24 ore sono oltre 1.400 le persone morte e risultate positive al Sars-Cov-2. Intanto è cessato l’isolamento totale nella città di Medicina nel Bolognese.

Conte vede Regioni, siate corretti e collaboriamo fase 2  Ordinanze locali valide fino a 13. Cabina regia per nuove misure
“Il governo sta facendo tanto per le Regioni”. Giuseppe Conte non ci sta a incassare accuse e recriminazioni. Offre ai governatori di collaborare per elaborare insieme le misure da adottare a partire dal 14 aprile e più in generale per gestire la “fase 2” di “convivenza” con il Coronavirus. Ma, dopo gli scontri degli ultimi giorni con la Regione Lombardia, dopo critiche e fughe in avanti dei presidenti, chiede anche “correttezza”: non “alimentare scontri, che non ci sono e non devono esserci”. I presidenti di centrodestra, su tutti Attilio Fontana, dopo la riunione scelgono di non polemizzare ma al tavolo di Palazzo Chigi lamentano di non essere stati coinvolti abbastanza nell’elaborazione dei dpcm adottati finora dal governo. Ma il premier sottolinea che si è sempre lavorato insieme: “Sono consapevole – tende un ramoscello d’ulivo Conte – delle pressioni cui siete sottoposti. Ognuno di noi sta dando il massimo con un obiettivo comune che è quello di salvare più vite possibili e mettere in sicurezza il nostro Paese”.

Il picco del contagio da coronavirus non è ancora passato in Italia. Secondo i dati della Protezione civile, i malati sono 85.388, 2.339 in più (giovedì erano 2.477); i guariti sono 19.758, 1.480 in più (giovedì 1.431); i morti sono 14.681, 766 in più (giovedì 760). Morti altri 4 medici, sono 77 dall’inizio dell’epidemia.
Borrelli, in una intervista alla radio in mattinata, aveva detto che anche il Primo Maggio si dovrà passare chiusi in casa. Poi ha precisato che, allo stato, l’unica data è il 13 aprile e che lo sviluppo dipenderà dall’andamento dei contagi.

Via libera dal ministero della Salute ai test molecolari veloci, ovvero i tamponi rapidi nasofaringei, basati sulla rilevazione dei geni virali nelle secrezioni respiratorie. Undici i test diagnostici autorizzati in tal senso in Italia. Potenziati per questo i laboratori regionali e individuate le priorità di verifica di positività a Covid-19, a partire da pazienti ospedalizzati, operatori sanitari esposti a maggior rischio, soggetti fragili e soggetti con infezione respiratoria ricoverati nelle Rsa. Mentre i test sierologici per la rilevazione degli anticorpi al SarsCov2 “molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale”, “necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa” rispetto alla diagnosi del Civid-19. Questo quanto stabilito nelle 24 pagine della nuova circolare emanata in tarda serata dal ministero della Salute che detta regole e criteri di adozione per i tamponi rapidi autorizzando, nelle aree a rischio, i test in auto. In particolare, si legge nella circolare, per quanto riguarda i test rapidi sierologici basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal Comitato tecnico scientifico, non possono – si legge nella circolare – allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di Rna virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS”.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), “sebbene l’impiego di kit commerciali di diagnosi rapida virologica sia auspicabile e rappresenti un’esigenza in situazioni di emergenza come quella attuale, gli approcci diagnostici al momento tecnicamente più vantaggiosi, attendibili e disponibili rimangono quelli basati sul rilevamento del virus in secrezioni respiratorie”. Undici invece i tamponi diagnostici autorizzati in Italia ed elencati nella circolare con altrettante aziende, non solo italiane. Tra le categorie a cui effettuare i test tampone rapidi prioritariamente, figurano dunque gli operatori sanitari esposti a maggior rischio (compreso il personale dei servizi di soccorso ed emergenza, il personale ausiliario e i tecnici verificatori), “per tutelare gli operatori sanitari e ridurre il rischio di trasmissione in ospedale”. Per i sanitari si prevede una via accelerata per ottenere i risultati del test entro le 36 ore. Inclusi nella circolare anche gli operatori dei servizi pubblici essenziali sintomatici, anche affetti da lieve sintomatologia per decidere l’eventuale sospensione dal lavoro; operatori, anche asintomatici, delle RSA e altre strutture residenziali per anziani. Indicate infine le persone a rischio di sviluppare una forma severa della malattia e fragili, come persone anziane con comorbidità quali malattie polmonari, tumori, malattie cerebrovascolari, insufficienza cardiaca, patologie renali. Nelle aree in cui vi è ancora una limitata trasmissione di SarsCov2, “se si dispone di risorse sufficienti”, vanno effettuati “test diagnostici in tutti i pazienti con infezione respiratoria”. I test non vanno effettuati in assenza di prescrizione medica od ospedaliera.

Intanto l’Oms si prepara a lanciare nei prossimi giorni il programma Solidarity II, per sapere quante sono nel mondo le persone con l’infezione attraverso una poderosa campagna di analisi del sangue per rilevare gli anticorpi al virus in quasi una decina di paesi nel mondo. Ciò aiuterà a determinare prevalenza e mortalità del Covid-19 nelle diverse fasce d’età e a decidere la durata di chiusure e quarantene.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.