Trasporti Abruzzo, scaduti contratti interinali alla TUA

La Filt Cgil segnala che sono scaduti i contratti interinali di 55 operai della manutenzione impiegati in Abruzzo dalla TUA, la società di trasporto pubblico regionale.

Secondo la segreteria regionale del sindacato, i lavoratori sono stati mandati a casa per evitare che l’azienda “fosse costretta” ad assumerli a tempo indeterminato. Quella che segue è la sintesi della nota inviata dal sindacato:

“Si sono susseguiti in questi giorni tentativi alquanto indecorosi di sfruttare il disagio di questi lavoratori precari a fini strumentalmente politici, nel tentativo di delegittimare questa o quella forza politica rispetto alla responsabilità di quanto accaduto; non sono mancate critiche, a nostro avviso ingiuste, anche nei confronti delle stesse organizzazioni sindacali, ree secondo alcuni di ‘inerzia quasi totale o addirittura ostruzionismo nel cercare colloquio con l’azienda’. La Filt Cgil Abruzzo, pur rispettando la libera opinione e la libera scelta da parte di chiunque nel manifestare e nel trovare anche le eventuali sponde politiche per perorare la causa, dissente totalmente dalla critica di aver colpevolmente ignorato un problema che invece abbiamo posto con forza sin dall’inizio, ovvero sottoscrivendo nel 2016 un accordo con la società TUA che prevedeva l’espletamento di un regolare bando di concorso, previsto espressamente per le società pubbliche, al fine di assumere personale manutentivo. Queste assunzioni tramite concorso non sono mai arrivate e sono invece sopraggiunti i contratti di somministrazione con le agenzie interinali. E di fronte ad un concorso che non si materializzava, sono iniziate a fiorire le continue proroghe (fino a quattro) prima con un’agenzia interinale e poi con un’altra.
La voce dissenziente della Filt Cgil non è mai mancata nemmeno quando il 7 febbraio 2018 vale a dire poco meno di un mese dalle elezioni politiche andò in scena per l’ennesima volta ciò che la Filt Cgil definì “un malcostume politico tipicamente abruzzese” ovvero quello di utilizzare le aziende pubbliche e le società partecipate per fare promesse e annunci in funzione unicamente di scadenze elettorali.

Le elezioni politiche si sono concluse ormai da diversi mesi e ora in prospettiva ci sono quelle regionali. A questo punto vorremmo che qualcuno legittimamente ci spiegasse il motivo per cui quelle 55 assunzioni tramite concorso pubblico nelle officine, annunciate in pompa magna a febbraio, non si sono ancora concretizzate; vorremmo sapere che fine hanno fatto quelle migliaia di domande di partecipazione al bando di selezione che, in tutta fretta, giovani e meno giovani alla ricerca di un agognato posto di lavoro hanno con tanta fiducia inoltrato a TUA.
Infine, cosa fondamentale, vorremo chiedere alla società TUA (ma anche alla politica che scalpita e che ritiene di stare dalla parte dei lavoratori interinali mandati a casa) ciò che andremo sicuramente a chiedere nei prossimi giorni anche davanti al Prefetto di Chieti e alla Direzione Provinciale del Lavoro, ovvero per quale motivo l’azienda non ha voluto sfruttare quanto previsto dal jobs act,  che consentirebbe ancora oggi di superare per ulteriori dodici mesi il limite attuale massimo di 24 mesi attraverso il ricorso alla cosiddetta ‘deroga assistita’, da stipulare davanti all’Ispettorato territoriale del Lavoro”.