Teramo, confermato l’indice di vulnerabilità “1” per le scuole

Novità sulla ricostruzione post sisma a Teramo in particolar modo sul fronte delle scuole, che dovranno seguire le procedure di adeguamento antisismico, con indice di vulnerabilità pari “1”, cioè quello massimo.

Una  notizia fortemente attesa dai genitori.  L’unica nota negativa è che le scuole in categoria B non saranno finanziate in questa prima fase ma con un piano pluriennale di investimento; verranno finanziate solo le scuole inagibili classificate C ed E. Non ci potranno essere deroghe, se non a discrezione del commissario straordinario per la ricostruzione per casi che riguardino esclusivamente i centri storici, secondo il criterio di non svuotare gli agglomerati urbani. I lavori inizieranno con i 20 milioni di euro previsti per la prima fase di ricostruzione che dovrebbero andare a finanziare uno dei due poli scolastici ipotizzati dall’amministrazione comunale. Più probabile che si comincerà da quello della “D’Alessandro”, per via della sua struttura modulare, che dovrebbe accogliere circa 200 posti. In seconda battuta, invece, si cercherà di recuperare la “San Giuseppe”, realizzando nell’area del vecchio stadio, un secondo polo scolastico.

Per Maurizio Brucchi Sindaco di Teramo, “Dopo aver avuto un confronto con il direttore dell’Ufficio regionale per la ricostruzione, Marcello D’Alberto, ora sappiamo finalmente che tutte le nostre scuole dovranno essere adeguate per raggiungere il valore 1. Una deroga potrebbe esserci su indicazione del commissario solo per le scuole del centro storico per evitare lo spopolamento. Per tutte le altre, invece, si dovrà provvedere all’adeguamento per arrivare ad ottenere questo famoso numeretto, il valore limite, che avevamo richiesto già da molto tempo”.

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