Rincari abbonamenti bus Abruzzo, CGIL sul piede di guerra

Da oggi scattano i rincari degli abbonamenti per i bus in Abruzzo: CGIL e FILT  ritengono la misura iniqua e insostenibile per i lavoratori e i pendolari

La decisione della Regione riguarda tutte le linee urbane ed extraurbane e CGIL Abruzzo Molise e FILT CGIL evidenziano che è un nuovo aggravio per migliaia di pendolari, studenti, lavoratori e pensionati e che i rincari si sommano a quelli già registrati nel 2024, quando alcune tratte avevano subito incrementi sul biglietto fino al 38%.

CGIL Abruzzo Molise e FILT CGIL parlano di “una scelta socialmente iniqua, imposta senza alcun confronto con le parti sociali. L’ennesima mazzata sulle famiglie abruzzesi, già messe a dura prova dall’aumento dell’addizionale Irpef e dal generale rincaro del costo della vita. A preoccupare maggiormente è l’assenza di qualsiasi miglioramento del servizio o di misure di compensazione per le categorie più fragili.

Si aumenta il costo degli abbonamenti senza investire sulla qualità del trasporto e senza prevedere agevolazioni per studenti, disoccupati, pensionati o famiglie a basso reddito. In questo modo si colpiscono proprio le fasce più deboli, aggravando le disuguaglianze territoriali.

Una decisione che va ad aggravare le condizioni delle aree interne e dei piccoli comuni, dove il trasporto pubblico rappresenta spesso l’unico strumento di mobilità per accedere a servizi essenziali come scuole, ospedali e uffici. In queste zone, denunciano i sindacati l’aumento delle tariffe rischia di isolare ulteriormente intere comunità.Nel mirino dei sindacati c’è anche la mancata estensione del biglietto unico, attualmente attivo solo nell’area metropolitana Chieti-Pescara.

È assurdo che dopo oltre vent’anni non si sia ancora riusciti a garantire un sistema di tariffazione integrata su tutto il territorio regionale. Si continua a penalizzare chi vive lontano dai grandi centri, proprio coloro che avrebbero più bisogno di un sistema equo ed efficiente. Non si può continuare a tagliare servizi e aumentare i costi per i cittadini mentre si mantengono intatti sprechi e privilegi. Questo sistema è ingiusto e non più sostenibile. Gli abruzzesi meritano un trasporto pubblico moderno, accessibile ed efficiente, non l’ennesimo sacrificio imposto dall’alto”.