Precari della giustizia, sit-in a L’Aquila

Ad un anno dalla scadenza dei contratti dei precari PNRR al Ministero della giustizia, i sindacati rilanciano la mobilitazione per chiederne la stabilizzazione. Stamani sit in davanti al tribunale dell’Aquila

Una protesta organizzata ad un anno dalla scadenza dei contratti dei precari PNRR al Ministero della giustizia – funzionari UPP, funzionari tecnici ed operatori data entry – ed a sei mesi dall’approvazione della prossima legge di bilancio che dovrà individuare le risorse per la stabilizzazione. Le organizzazioni sindacali FP CGIL, UIL PA e USB PI, hanno rilanciato con forza la mobilitazione per chiedere la stabilizzazione di tutti i 12mila precari in servizio.

I sindacati evidenziano che “Il contributo dato dalle precarie e dai precari in questi anni all’ammodernamento del sistema giustizia, dalla riduzione dell’arretrato all’innovazione digitale ed organizzativa è innegabile. Sarebbe un grave errore per l’amministrazione, le forze politiche ed il Governo non può decidere di disperdere le competenze messe a disposizione da migliaia di lavoratrici e lavoratori che, con spirito di servizio ed appartenenza, si sono rimboccate le maniche pur nell’assenza di una prospettiva certa di conferma nei propri ruoli e di loro valorizzazione professionale.
La stabilizzazione di solo metà del personale attualmente in servizio, come nelle intenzioni del Governo scrive nel Piano strutturale di bilancio ma su cui mancano ancora le risorse per 3.000 unità, penalizzerà non soltanto migliaia di lavoratrici e lavoratori che presto potrebbero rimanere disoccupate, ma anche il personale in servizio a tempo indeterminato già oberato da trent’anni di manca di investimenti nel comparto giustizia che sarà ulteriormente sfruttato e, di più, il sistema Giustizia nel suo insieme. Per queste ragioni FP CGIL, UIL PA e USB PI, accogliendo gli appelli dei lavoratori precari, ritengono necessario proseguire il percorso di mobilitazione per garantire un investimento adeguato negli organici del personale di ruolo e per la stabilizzazione di tutti i precari della giustizia”.