Ricostruzione Centro Italia: il commissario Legnini emana tre nuove Ordinanze

Il commissario alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016 e 2017 Giovanni Legnini ha emanato oggi, 22 agosto, tre nuove Ordinanze dando così il via libera al Psr, alla ricostruzione delle chiese e al recupero di vecchie pratiche.

Le tre nuove Ordinanze contengono le norme e le Linee Guida per l’attuazione dei Programmi Straordinari di Ricostruzione nei comuni più colpiti,  l’attribuzione ai progettisti della facoltà di
applicare anche alle 8 mila pratiche pendenti la nuova procedura semplificate a arrivare al massimo in 110 giorni al contributo, la semplificare della ricostruzione delle Chiese e la riorganizzazione interna della struttura commissariale. L’intesa sulle nuove Ordinanze è stata raggiunta all’unanimità nella riunione del 20 agosto scorso della Cabina di Coordinamento con i Governatori e i Sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma.

Il commissario Giovanni Legnini spiega che “Durante questi lunghi mesi del lockdown per il Covid-19 abbiamo rivoluzionato le procedure della ricostruzione, sburocratizzando tutto il possibile, definendo procedure con contenuti e tempi certi per cittadini, professionisti, comuni, diocesi e tutti gli altri attori della ricostruzione. Con questi provvedimenti, sfruttando tutti i margini offerti anche dai recenti decreti del governo sulla semplificazione ed il rilancio, e l’emanazione del Testo Unico della ricostruzione privata entro l’autunno, il cantiere della normativa può considerarsi chiuso. Adesso è imperativo aprire i cantieri della vera ricostruzione delle case e delle attività produttive e far finalmente ripartire il Centro Italia, messo a dura prova dall’emergenza sisma e da quella indotta dal Covid-19”.

Ecco in sintesi cosa contengono le tre nuove Ordinanze:

L’Ordinanza 105 provvede alla necessaria riorganizzazione della struttura commissariale ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il
funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario e ciò con l’intento di rendere più efficace l’azione della struttura commissariale.

L’Ordinanza 106 sulle chiese, attuando la norma contenuta nel decreto semplificazione di luglio, si disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. Il complesso delle norme introduce una disciplina che consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese.

L’Ordinanza 107 definisce i contenuti dei Programmi Straordinari di Ricostruzione (Psr) che possono essere attuati nei comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione, tra cui le deroghe alla normativa urbanistica che sono indicate sia nel decreto sisma del dicembre 2019 che nel Decreto
sulle semplificazioni varato a fine luglio dal governo. La stessa Ordinanza rende facoltativi, per i Comuni, i Piani attuativi previsti dal decreto 189 del 2016 definendone comunque i contenuti
minimi essenziali per una ricostruzione di qualità con indicazioni ai comuni di adeguarsi ai principi contenuti nell’ordinanza e nelle Linee Guida dell’Ordinanza 107.
Il provvedimento definisce inoltre in modo chiaro e univoco la disciplina degli interventi conformi e le deroghe alle norme su ingombri, sagome, altezze e sedime per la ricostruzione degli edifici crollati o demoliti. Si stabilisce, inoltre, il principio dell’immediata attuabilità degli interventi di riparazione fatti salve le necessità di pianificazione che i comuni dovranno definire con rapidità ed a tal fine si prevede la creazione di un fondo finanziario per il supporto tecnico ai comuni e agli Uffici speciali per la ricostruzione per queste incombenze.
Si prevede, inoltre, la facoltà per i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del
contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’Ordinanza 100.

Rapporto ricostruzione:

presentate 14 mila domande, 5 mila approvate, spesi 500 milioni di euro Legnini: obiettivo aprire 5 mila cantieri entro la prossima primavera.
Il Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha diffuso oggi un Rapporto sullo stato di avanzamento della ricostruzione privata e pubblica nel Centro Italia a quattro anni dal primo degli eventi sismici del 2016, quello che il 24 agosto ha colpito Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto. ”I dati che pubblichiamo parlano di 5.325 progetti approvati nei quattro anni passati, di cui 2.544 già realizzati e 2.758 cantieri In corso per la ricostruzione privata; le opere pubbliche finanziate sono 1.405, delle quali concluse solo 86 ed i cantieri aperti attualmente sono 85” scrive il Commissario nella prefazione al Rapporto, rimarcando le lentezze del processo.

Legnini spiega :“Il nostro obiettivo è quello di incrementarli in misura sempre maggiore nei prossimi sei mesi e di vedere aperti almeno 5.000 cantieri privati e pubblici per la prossima primavera, con un ritmo crescente nei mesi e negli anni successivi”.

La ricostruzione privata Nel primo semestre 2020 la ricostruzione, che già procedeva molto lentamente, è stata pesantemente condizionata dal blocco delle attività e dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria per il Covid-19. A fronte di 80 mila edifici che risultavano inagibili in base alle schede Aedes, Fast e perizie per la valutazione iniziale del danno, 30 mila con danni lievi e 50 mila con danni gravi, dal momento del sisma al 30 giugno 2020 sono state presentate 13.948 richieste di contributo per la ricostruzione. Di queste, 5.325 sono state accolte, 678 respinte e 7.945 risultano in fase di lavorazione secondo la vecchia procedura, che prevede tempi medi di istruttoria di circa un anno, e che è stata radicalmente modificata dall’Ordinanza 100 del 9 maggio scorso.

Per imprimere un’accelerazione a questo processo l’Ordinanza 100, che attua un principio previsto da una legge del 2019, attribuisce ai professionisti il compito di autocertificare le conformità urbanistiche e determinare l’importo del contributo per la riparazione o la ricostruzione dell’immobile, e stabilisce tempi massimi per i compiti dei Comuni, degli Usr, delle eventuali Conferenze chiamate a esprimersi sui vincoli. I tempi per la concessione del contributo, con la nuova procedura, arrivano ad un massimo di 110 nei casi più complessi. Con l’Ordinanza varata il 21 agosto si consente il recupero delle domande già presentate, sono circa 8 mila, e il loro reinstradamento secondo le nuove regole per arrivare alla loro definizione nel tempo più breve possibile. Allo stesso tempo, con il Decreto Legge 104 di Ferragosto, sono stati stabiliti i nuovi compensi per i professionisti incaricati dei progetti.

L’atto conclusivo di questo ampio e incisivo processo di revisione delle norme sarà costituito dal Testo Unico della ricostruzione privata che dopo un’ampia consultazione sarà varato entro il mese di ottobre, e con il quale saranno affrontati e rivisti gli ultimi aspetti tecnici ed i problemi ancora irrisolti, nonché abrogate tutte le vecchie norme incompatibili.
Questo percorso è stato fin qui ampiamente e positivamente condiviso con i Governatori delle Regioni colpite, Con i Sindaci, i rappresentanti delle Professioni Tecniche, le Associazioni ed i Comitati dei cittadini colpiti dal sisma. Chiuso il cantiere normativo, è indispensabile che tutti ora si adoperino per far aprire i cantieri della ricostruzione, che non può più attendere.

La ricostruzione pubblica:
Lo stato di avanzamento della ricostruzione pubblica è ugualmente in forte ritardo, a causa dell’estrema complessità delle procedure, di molti interventi necessari soprattutto nei Comuni più danneggiati dal sisma, ma anche dalla frammentazione delle stazioni appaltanti, dalle difficoltà di molti Comuni a dedicare alla ricostruzione professionalità adeguate. A fronte di 2,1 miliardi di euro impegnati, le risorse effettivamente erogate ammontano a circa 200 milioni di euro, circa 10% del totale. A questi si aggiungono 26,8 milioni di euro concessi direttamente ai Comuni, con l’Ordinanza 104, per il completamento di interventi già avviati e la realizzazione di nuove piccole opere. Le varie Ordinanze dei Commissari hanno individuato e finanziato il ripristino di 1.405 opere pubbliche (tra le quali 250 scuole), 942 Chiese, ma anche 172 microzonazioni e 94 perimetrazioni nei centri più colpiti, già eseguite. In questi quattro anni sono stati ultimati 86 lavori sulle opere pubbliche e altri 85 sono in corso (le scuole concluse sono per ora 17 e ci sono 6 cantieri in esecuzione), e sono state ripristinate 100 Chiese, con altri 45 cantieri aperti.

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