Covid Abruzzo: preoccupa l’espansione delle varianti

L’espandersi delle varianti al Covid-19 preoccupa anche l’Abruzzo. Questa mattina si è riunito il Comitato tecnico scientifico in vista del vertice Stato Regioni di oggi pomeriggio.

Si va verso la linea dell’estrema prudenza e la proroga del divieto di spostarsi fuori regione almeno fino al 5 marzo, data di scadenza del Dpcm.

Oggi si registrano 241 nuovi contagi e otto decessi come emerge dal bollettino quotidiano dell’assessorato regionale alla Salute.

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Anche a causa delle varianti, secondo alcuni esperti,  si registra un aumento di casi di coronavirus nell’area metropolitana Chieti-Pescara.  63 contagi sono stati registrati nella provincia di Pescara ieri e in tutto il territorio, negli ultimi sette giorni, sono stati accertati 1.036 contagi, con una media di 148 nuovi positivi al giorno. Al Covid Hospital di Pescara, altri 20 posti letto, ma al Pronto Soccorso arrivano tanti pazienti positivi.

Il Covid hospital di Pescara, infatti,  è saturo, ma anche in quello di Chieti il tasso di occupazione sfiora il 90 per cento. Un quadro preoccupante che potrebbe sfociare in alcuni provvedimenti restrittivi.

Non è escluso che possa arrivare l’indicazione di istituire zone rosse in aree specifiche anche se l’Rt, l’indice di trasmissione del virus, potrebbe non aver superato il valore 1, soglia considerata limite per la permanenza in zona gialla.

Il governatore Marco Marsilio ricorda che “la variante inglese del virus, individuata la prima volta a Guardiagrele, si sta diffondendo e che si sta effettuando il monitoraggio per verificare se ci sono parametri nella norma. C’è una grande velocità della trasmissione e l’abbassamento dell’età media delle persone contagiate. Speriamo che questo trend diminuisca e non ci siano ulteriori impennate di contagi”.

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