Il Tribunale di Chieti condanna padre, madre e figlio a sette anni e due mesi di reclusione e 5.500 euro di multa ciascuno per concorso in estorsione e lesioni personali
Il padre di 55 anni, la madre di 48 e il figlio di 39 sono tutti residenti nel chietino. La vittima è la compagna convivente del 39enne che, secondo l’accusa, la picchiò con pugni alla schiena e le fece sbattere la testa sullo stipite della porta.
I genitori avrebbero, invece, invitato il figlio a “buttarla” da qualche parte, consegnandogli le chiavi della loro auto sulla quale la donna venne caricata a forza dal compagno che, durante il tragitto, continuò a picchiarla, per poi riportarla a casa, costringendola a dare loro 150 euro,somma che a lei era stata donata dai propri genitori per le necessità dei tre figli minori, e che la donna inizialmente si era rifiutata di consegnare.
Ma una volta consegnati i soldi, la vittima fu colpita con un calcio al fianco, tirata per i capelli, schiaffeggiata, afferrata sulla nuca e ferita con un coltello sotto la scapola.