Covid: l’Abruzzo torna in arancione, province Chieti e Pescara in rosso

Come ampiamente previsto l’Abruzzo torna in zona arancione da domenica. In forte crescita l’Rt: sensibilmente sopra 1, precisamente 1.22. Sono dati relativi alla settimana 1-7 febbraio 2021. In rosso, intanto, sempre da domenica, le province di Pescara e Chieti. Preoccupano le varianti.

Da domenica l’Abruzzo lascia le regole della zona gialla per tornare a quelle dell’arancione. Stop certo fino al 25 febbraio agli spostamenti tra Regioni. Con l’Abruzzo passano in arancione Liguria, Toscana e provincia di Trento. Richiudono bar e  ristoranti.

“In Italia la curva ci indica una situazione stabile ma il numero di regioni che segnala un aumento nell’incidenza dei casi comincia a crescere”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. “La popolazione più giovane sta contraendo l’infezione ed è un fenomeno che stiamo analizzando. C’è una crescita inoltre dei casi asintomatici e paucisintomatici“. “Il decremento dei decessi sta avvenendo molto lentamente. Siamo in una fase molto delicata dell’epidemia, con circolazione diffusa delle varianti che sono più trasmissibili. Ci sono dunque segnali di controtendenza ed è necessaria grande precauzione. Ci potrebbe essere una crescita di nuovi casi se non si rafforzano le misure. Ci sono 2 regioni a rischio alto e un Rt che risale a 0,95”.

Il virus SarsCov2 “muta continuamente e sono già state isolate centinaia di varianti, anche se la maggior parte non cambia le caratteristiche del virus”. Lo afferma il ministero della Salute, comunicando i risultati della ‘flash survey’ relativa alla diffusione delle varianti. La vigilanza, avverte, deve restare però “alta per individuare, come viene già fatto, quelle che potrebbero peggiorare la situazione in termini di trasmissibilità, sintomatologia o sensibilità nei confronti di vaccini e anticorpi, tenendo presente che questi possono essere comunque modificati per adeguarli alle versioni più pericolose”.

Sale a 0,95 l’Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana. Il dato emerge dal monitoraggio Iss-Ministero Salute. La variante inglese del virus SarsCov2 è probabilmente destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi. Lo afferma il ministero della Salute, comunicando i risultati preliminari della ‘flash survey’ condotta dall’Iss e dal ministero insieme ai laboratori regionali, relativa alla diffusioni delle varianti in Italia.

Per il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, “la battaglia sul vaccino si fa anche con il tempo, bisogna sbrigarsi a prendere decisioni”. Marsilio spiega come le Regioni stiano affrontando il tema di finanziare il vaccino AntiCovid italiano Reithera ancora in fase di sperimentazione.“Lo Stato – rileva Marsilio – sta dando i soldi per sostenere le fasi 2 e 3 della sperimentazione, lo sforzo delle Regioni potrebbe essere quello di finanziare una preventiva produzione industriale scommettendo sul risultato positivo della sperimentazione, come lascia prefigurare l’esito della fase 1, in modo che quando il vaccino sarà autorizzato, avremmo già pronte le prime dosi. Elimineremmo i tempi per far entrare a regime la produzione. Ci assicureremmo da qui in avanti un vaccino che siamo in grado di produrre in casa, che ci evita di dover pregare in ginocchio o portare in tribunale le multinazionali. Questo è un obiettivo strategico a cui tengo molto”.“Abbiamo appreso in maniera informale – aggiunge Marsilio – che l’importo richiesto per far partire in maniera più veloce una fase di pre-industrializzazione del prodotto potrebbe anche non costare molto, forse 16 milioni. Se fossi così sarebbe un impegno modesto da parte delle Regioni”.

Si conferma la necessità di mantenere la “drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”. Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine.

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