Pescara: Confartigianato scrive al Prefetto e chiede “ristoranti aperti anche a cena”

A female Waiter of European appearance in a medical mask serves Latte coffee

Ristoranti e bar aperti a pranzo e a cena con prenotazione obbligatoria, negozi aperti anche in zona rossa, spostamenti consentiti tra comuni per andare dal proprio artigiano o commerciante di fiducia e rinegoziazione dei canoni di locazione. Sono le proposte avanzate da Confartigianato al Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, con l’obiettivo di “tutelare il tessuto socioeconomico nel rispetto delle misure anti-Covid”.

L’incontro si è svolto ieri pomeriggio in videoconferenza. Vi hanno preso parte, oltre al Prefetto, il presidente dell’associazione artigiana, Giancarlo Di Blasio, i vicepresidenti Barbara Lunelli e Paolo Verdecchia ed il direttore Fabrizio Vianale. I rappresentanti di Confartigianato hanno consegnato un pacchetto di proposte al Prefetto, affinché “si faccia portavoce delle richieste presso il Ministero”. Nel corso del confronto, fa sapere l’associazione, si è parlato anche della sentenza del Tar del Lazio che ha disposto l’annullamento della misura contenuta nel Dpcm del 14 gennaio che escludeva i centri estetici dai servizi alla persona erogabili in zona rossa. Al Prefetto, in tal senso, è stato chiesto di “informare gli organi preposti al controllo su quanto stabilito dai giudici amministrativi”. Confartigianato propone, inoltre, un protocollo tra le istituzioni locali per la rinegoziazione dei canoni di locazione con l’obiettivo di “superare la crisi di liquidità in atto” e chiede maggiori controlli, al fine di “evitare nuove chiusure, che sarebbero letali per l’economia”, con il “contingentamento degli ingressi nelle piazze e nelle strade ‘calde’”.