Coronavirus Abruzzo, nessun caso. Sei tamponi tutti negativi

Coronavirus: in Abruzzo non c’è alcuna evidenza di circolazione locale del Covid 19: sei tamponi tutti negativi. Domani le decisioni valide per tutte le Regioni nel vertice convocato da Conte.

Oggi, lunedì 24 febbraio, task force riunita nell’Assessorato alla Sanità della Regione per fare il punto sulla situazione. Ieri stabiliti i protocolli operativi soprattutto per le persone provenienti dalle aree del Nord non rientranti nelle zone rosse. Domani mattina il premier Conte ha convocato il coordinamento nazionale del Governo con le Regioni per indicazioni nazionali sulle misure da adottare per l’emergenza Coronavirus.

Domani mattina si riunirà il Coordinamento nazionale del Governo con tutte le Regioni italiane per parlare della gestione unitaria dell’emergenza.

Il premier Giuseppe Conte ha definito “ingiustificate le iniziative adottate dai governatori fuori dalle aree di contagio. Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”. Per evitare sbavature è stato deciso che fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione Civile un comitato ‘politico’ composto dai ministri e dai governatori per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Prima riunione domani alle 10 in videoconferenza con il premier dalla sede della Protezione Civile.

“Il verificarsi dei recenti avvenimenti di emergenza sanitaria da COVID-19 che interessano il nostro Paese esigono la massima attenzione da parte di tutti i livelli di governo per fronteggiare la situazione in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. È pertanto prioritario non assumere iniziative autonome e non concordate. La situazione di emergenza va, infatti, fronteggiata con comportamenti e interventi omogenei, in modo da rendere più efficaci le misure di contenimento”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, in una lettera inviata ai presidenti di Regione, Anci e Upi: “Le ordinanze regionali non concordate saranno impugnate”.

 

LE NOTIZIE IN ABRUZZO:

Ore 23,30 – Sono risultate negative al Covid-19 sei persone sottoposte a tampone nelle ultime ore in Abruzzo. Tre tamponi erano stati eseguiti a Pescara, due a Teramo e uno all’Aquila. Tra i sei anche un minorenne. In alcuni casi si trattava di persone che erano rientrate dalle zone del Nord Italia considerate a rischio e che presentavano sintomi compatibili con quelli del Coronavirus. Gli esami, conclusi poco fa, sono stati eseguiti al laboratorio dell’ospedale di Pescara, individuato quale centro di riferimento regionale. Gli accertamenti, apprende l’ANSA, hanno dato esito negativo. In Abruzzo non ci sono dunque casi accertati di infezione da Coronavirus.

Ore 20,50 – A L’Aquila il sindaco chiude al pubblico gli uffici comunali. CLICCA QUI

Ore 20, 30 – La posizione dei sindacati sulle conseguenze economiche CLICCA QUI

Ore 18,30 -Montesilvano: infranta la vetrina di un sarto cinese CLICCA QUI

Ore 18 – Rinviati esami di Stato abilitazione professione medico chirurgo CLICCA QUI

Ore 17 – Medici e pediatri abruzzesi chiedono alla Regione dispositivi di sicurezza per fronteggiare l’emergenza CLICCA QUI

Ore 16,50 – Protezione civile e Croce rossa: occhio alle truffe dei finti volontari con test a domicilio CLICCA QUI

Ore 16,40 – Anci, D’Alberto: “Necessario summit sindaci Asl per linee guida comuni per fronteggiare emergenza” CLICCA QUI

Ore 15,59 – Coldiretti Abruzzo, acquisti alimentari in aumento per corsa alle scorte CLICCA QUI

Ore 14,20 – Ud’A, lezioni sospese fino al 28 febbraio CLICCA QUI

Ore 14 – Regione, l’assessore invita l’utenza esterna a entrare con le mascherine e poi annulla disposizione CLICCA QUI 

Ore 13.00 – Sospese le udienze in Tribunale a Lanciano CLICCA QUI

Ore 11,40 – Coldiretti, frutta e verdura garantiti dovunque CLICCA QUI

Ore 11-30 – Turismo e imprese, prime disdette e difficoltà in Abruzzo CLICCA QUI

Ore 10,50 – “Tifoso” del Pescara augura ritiro della squadra a Wuhan dopo il ko di Crotone. La società lo “blocca” dal social. CLICCA QUI

Ore 10,25 – Centralini intasati al 118, ma va contattato il medico di famiglia CLICCA QUI

Ore 8,45 – Negativi i test su due pazienti ricoverati a Chieti e Pescara, ricoverati per patologie respiratorie, nessun sintomo dall’uomo di Sambuceto in isolamento volontario. CLICCA QUI

 

 

LE DISPOSIZIONI CHE RIGUARDANO L’ABRUZZO

Per coloro che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle zone rosse, si distinguono due tipologie di casi:

  1. gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) non vengono presi in carico;
  2. per coloro che accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie, viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il soggetto dovrà prendere contatti con la propria Asl di competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti.

Per coloro che – sempre asintomatici – hanno avuto invece contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree), c’è l’obbligo dell’isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a dire che sarà la Asl a contattare, a intervalli regolari, il soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico.

Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro clinico. Per tutti gli altri casi, restano ferme le indicazioni già introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi autonomamente nei pronti soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie mediche, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico ospedaliera, che verrà gestito dal 118 in sicurezza.

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LA SITUAZIONE DELL’EMERGENZA IN ITALIA  (ANSA ore 22,15)

Altre 4 vittime col Coronavirus. Ora sono sette, tutti anziani o con patologie pregresse. E salgono anche i contagiati, arrivati a quota 230. Ma gli ultimi positivi si sono registrati tutti nelle ‘zone rosse’ oppure in zone collegate, non ci sono quindi per ora nuovi focolai. L’Oms è preoccupata per “l’improvviso aumento” dei casi in Italia. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, prova ad abbassare la tensione, mentre si moltiplicano le disdette di turisti stranieri e per alcuni Stati il Belpaese diventa una meta da sconsigliare: “siamo un Paese sicuro”, dice. Ed anche il Vaticano si adegua alla serrata causata dal Covid-19 disponendo il rinvio degli eventi in luoghi chiusi. Mentre il Nord è paralizzato, va in tilt la linea ferroviaria Milano-Bologna a causa della chiusura per controlli e ‘sanificazione’ della stazione di Casalpusterlengo, in piena ‘zona rossa’. Non si sa quando la circolazione potrà riprendere. Lo stop è stato disposto dopo il malore di un dirigente delle Ferrovie che è stato poi sottoposto a tampone. Tutti in Lombardia i quattro nuovi morti: un pensionato 84enne di Villa di Serio (Bergamo), un uomo di 88 anni di Caselle Landi (Lodi); un 75enne di Castiglione d’Adda (Lodi), che era stato portato all’ospedale lodigiano con un infarto; un sessantaduenne di Castiglione d’Adda dializzato. Questi pazienti, come i precedenti tre, ha puntualizzato Borrelli, “avevano patologie pregresse”. Quanto ai contagiati, ha aggiunto, la buona notizia è che “non ci sono altri focolai” oltre quelli già individuati. E tra di essi, ha aggiunto, “non ci sono conferme di legami”. E’ sempre la Lombardia la regione con il maggior numero di casi (173 con 6 vittime), seguita da Veneto (33 e un morto), Emilia Romagna (18), Piemonte (3) e Lazio (3, sempre la coppia cinese ed il giovane ricercatore); un caso è stato segnalato poi in serata in Alto Adige: si tratta di un uomo del posto che era stato in una delle zone a rischio lombarde. I positivi con virus sono 222, di cui 101 ricoverati con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare. L’allarme sale e nel cuore decisionale dell’emergenza, la sede della Protezione civile, cominciano ad affiorare tensioni tra Governo e Regioni. Anche oggi il premier Giuseppe Conte ha passato parte della giornata nella Sala Italia del palazzo via Vitorchiano, con i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio e della Salute, Roberto Speranza, oltre al commissario straordinario Borrelli. Dai governatori leghisti, in particolare Massimo Fedriga (Friuli Venezia Giulia), è arrivata la richiesta di sospendere Schengen per ripristinare i controlli alle frontiere. Ma dal Governo è arrivato un no: la misura “non è sostenibile” e “non garantirebbe nessuna efficacia cautelativa”. Domani, comunque, Speranza si confronterà con i colleghi dei Paesi frontalieri e limitrofi puntando a “condividere linee d’azione comuni”. Borrelli ha poi invitato Regioni e Comuni a non prendere decisioni senza averle coordinate con lo Stato. Presa di posizione ribadita in serata dal premier Conte che ha definito “ingiustificate le iniziative adottate dai governatori fuori dalle aree di contagio. Non è possibile che tutte le regioni vadano in ordine sparso perché le misure rischiano di risultare dannose”. E il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, ha avvertito che “le ordinanze regionali non concordate saranno impugnate”. Da Conte parole di critica anche verso la gestione “non del tutto propria secondo i protocolli prudenti che si raccomandano in questi casi” da parte di una struttura ospedaliera. Per evitare sbavature è stato deciso che da domani e fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione Civile un comitato ‘politico’ composto dai ministri e dai governatori per fronteggiare l’emergenza coronavirus. E sulla situazione dell’Italia, terzo Paese al mondo per diffusione del Coronavirus, dopo Cina e Corea del Sud, è intervenuta anche l’Oms, che domani sarà in missione a Roma. “Siamo profondamente preoccupati – ha spiegato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus – per l’improvviso aumento dei casi”. L’organizzazione ha tuttavia riconosciuto che le azioni prese dall’Italia vanno comunque “nella giusta direzione”. Borrelli, da parte sua , ha tenuto a sottolineare che la riposta italiana è stata “immediata e tempestiva” e l’auspicio è che “con le misure prese si possa limitare il contagio”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.