Coronavirus Abruzzo: test a casa e finti volontari, occhio alle truffe

Coronavirus Abruzzo: Protezione Civile e Croce Rossa avvertono la popolazione di prestare la massima attenzione alle truffe in corso con finti volontari che propongono test a casa.

“Attenzione. Le associazioni di volontariato ci stanno segnalando tentativi di truffa da parte di finti volontari che telefonicamente o porta a porta propongono test domiciliari sul Coronavirus. Il Dipartimento non ha dato disposizioni di questo tipo e invita tutti a prestare attenzione”. Lo scrive il Dipartimento della Protezione Civile su twitter.

“Diversi comitati locali ci segnalano una truffa telefonica su finti volontari della #CroceRossa che propongono test domiciliari sul #Coronavirus. Vi informiamo che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta e invitiamo tutti a fare attenzione”. Lo spiega la Croce Rossa in tweet, precisando poi che eventuali “casi sospetti devono essere alle autorità competenti. Per informazioni e chiarimenti, il nostro servizio ‘Cri Per le Persone’ 800.065510 è attivo H24”.

Al numero Verde della Croce Rossa Italiana sono arrivate “centinaia di chiamate negli ultimi giorni da parte di cittadini che chiedono informazioni varie in merito al Coronavirus Covid-19”.

“Molti sono i quesiti che vengono posti agli operatori soprattutto – spiegano dalla Croce Rossa – sul comportamento da tenere in caso di sintomi influenzali o per prevenire eventualmente il contagio o in merito alle ordinanze adottate nelle zone di focolaio del Nord Italia. A tutti coloro che chiedono informazioni più specifiche, gli operatori, ricordano anche di contattare il Numero Verde del Ministero della Sanità, 1500, e quelli attivati a livello regionale”. Intanto la Croce Rossa continua “ad essere operativa negli aeroporti e nei porti per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia, così come disposto dal Commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli, nell’ambito delle iniziative intraprese dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Continua anche l’attività del Reparto di Sanità Pubblica, in collaborazione con il Ministero della Salute, per i trasporti sui mezzi in alto biocontenimento, quando necessario”. Infine è stata potenziata “la formazione dei volontari e operatori Cri con nuovi corsi di alta formazione per operatori RSP (Reparto Sanità Pubblica) per il Nord, il Centro e il Sud Italia a cui si aggiungono il costante e capillare aggiornamento dei Comitati Cri sul territorio sui corretti comportamenti da tenere durante le attività e soprattutto un percorso formativo sull’utilizzo dei dispositivi di protezione personale (DPI)”.

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