Vola Ayuso, primo in solitaria sul traguardo della settima tappa. Roglic maglia rosa. Sul podio del tappone tutto abruzzese anche Del Toro e Bernal.
Scatto secco dello spagnolo della UAE Team Emirates che lascia sul posto tutti gli avversari e si prende la salita di Tagliacozzo. Distacchi ridotti, ma un segno di superiorità in salita netto e che ora preoccupa tutti i rivali. Subito dietro al messicano un ottimo Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) seguito da un Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), non proprio brillante su un arrivo adatto alle sue caratteristiche. Seguono Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che ha anche provato l’attacco negli ultimi tre chilometri, Antonio Tiberi e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious). Infine, Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) chiude la schiera di corridori a 4″ da Ayuso.
In classifica generale Roglic torna al comando della classifica con quattro secondi su Ayuso e nove su Del Toro, mentre Tiberi sale al quarto posto a ventisette secondi.
L’ordine d’arrivo della 7^ tappa
- 1) Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG) in 4h20’25”
- 2) Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG) +04″
- 3) Egan Bernal (Ineos Grenadiers) s.t.
- 4) Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe) s.t.
- 5) Giulio Ciccone (Lidl Trek) s.t.
- 6) Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) s.t.
- 7) Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
- 8) Richard Carapaz (EF education-EasyPost) s.t.
- 9) Max Poole (Picnic PostNL) +08″
- 10) Michael Storer (Tudor) s.t.
Molte le note di colore nella tappa tutta abruzzese del Giro d’Italia. A partire dallo show del sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, prima della consegna della bandierina del Giro d’Italia con cui doveva dare il via al tappone abruzzese. Il primo cittadino scherza con Fortunato sollevando la bici come fosse un trofeo. A Sulmona, invece, striscioni in difesa della Marelli al giro della carovana ( FOTO). Tappa Castel di Sangro-Tagliacozzo: 168 km e potrebbe già lasciare il segno nella classifica general. Il primo cittadino in fascia tricolore, dopo le foto di rito con la maglia rosa e le altre maglie del giro, si è avvicinato a Lorenzo Fortunato, maglia azzurra del Gran Premio della Montagna, complimentandosi con lui. “Anche io quando andavo in bicicletta ero forte in salita”- ha esordito Caruso. A quel punto Fortunato è sceso dalla bici, invitando il sindaco a montare in sella ma la misura non era adatta all’altezza del sindaco. Per questo Caruso ha preso la bici, sollevando da terra e alzandola al cielo come fosse un trofeo. Un siparietto accompagnato dagli applausi dei presenti.
Subito dopo il via dato assieme all’assessore regionale allo sport, Mario Quaglieri.
“La Marelli non si tocca”. Questo il grido di protesta dei rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm che
questa mattina hanno portato striscioni e bandiere nella piazza Garibaldi di Sulmona per tenere alta l’attenzione sul futuro dello stabilimento Marelli, in occasione del passaggio della settima tappa del Giro d’Italia, da Castel di Sangro a Tagliacozzo. Una protesta simbolica quella dei sindacati che
arriva a pochi giorni dall’incontro in Regione nel corso del quale è stato ribadito che i bracci oscillanti non saranno più prodotti da fine anno nello stabilimento.
“In occasione del Giro d’Italia che richiama diverse generazioni, abbiamo deciso di fare una protesta simbolica con striscione e rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm con la
speranza che non si perda il focus sulla Marelli e che lo stabilimento possa rimanere a Sulmona ancora per diversi anni”, afferma Andrea Di Meo, uno dei sindacalisti presenti.
LA TAPPA –La Castel di Sangro-Tagliacozzo porta la Corsa Rosa in Abruzzo, dopo la frazione 6 da Potenza a Napoli conquistata da Kaden Groves in volata. Il leader della classifica generale è ancora il danese Mads Pedersen, che ha 17 secondi di vantaggio su Primoz Roglic e 24 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Mathias Vacek visti i distacchi rimasti immutati nella sesta tappa. La settima tappa del Giro d’Italia partita alle 12:50 con arrivo previsto alle 17.30.
Il profilo altimetrico che scandisce i 168 chilometri fra Castel di Sangro e Tagliacozzo è quello di un vero tappone appenninico, con tre Gran premi della Montagna e con un arrivo in salita che potrebbe già lasciare il segno nella classifica generale. La giornata chiama quindi al lavoro, per la prima volta in questo Giro, gli scalatori e gli uomini che puntano alle posizioni più importanti della classifica generale, ma non è da escludere che il successo di tappa possa essere a disposizione di uno o più fuggitivi della prima ora.