Pisa Pescara: ko beffardo ? Sì, ma gli errori si ripetono

Pisa Pescara. Una beffa per le modalità ma anche un suicidio. Altri due gol assurdi. Si guarda sempre la palla e non l’avversario. Errori di concetto. E poi, vale proprio la pena cambiare assetto per la mancanza di una pedina ?

Così non ci sarà mai una precisa identità. Mutare sistema di gioco da una settimana all’altra per sopperire all’assenza di un giocatore, nella fattispecie Balzano che finora ha giocato pochissimo per il grave infortunio al ginocchio, rischia di togliere certezze invece di consolidarle.

Galano finto nueve non funziona. Non è il suo ruolo. Pucciarelli impalpabile. Possesso di palla sterile. Gli attaccanti non hanno mai calciato in porta.

Dietro, due gol a dir poco evitabili. In totale 47 di cui 19 in 10 partite della gestione Legrottaglie. Peggio hanno fatto Trapani ( 52 ), Livorno ( 49 ) e Juve Stabia ( 49 ). Note positive dalla tenuta fisica. Una conferma dopo quanto visto con la Juve Stabia.

La squadra di D’Angelo ha messo la gara sul terreno a lei più congeniale : duelli fisici, seconde palle, spinta sulle fasce. A sinistra Lisi ha spadroneggiato. Dall’altra parte, Belli ha sbloccato il punteggio. Pisa non bello a vedersi ma estremamente organizzato e pratico. Anche se, al netto della evidente svista dell’undici biancazzurro, lo sviluppo dell’azione vincente è stato di buonissima fattura.

Peccato, perchè a prescindere dalla gestione dei cartellini, eufemisticamente non illuminata, del direttore di gara Minelli di Varese ( sesta sconfitta in 10 incroci col Delfino ), dalla sospetta posizione di fuorigioco attivo di Vido sul 2 – 1 dell’ex Soddimo, il Pescara è rimasto aggrappato al match con lo spirito giusto sebbene in 10 per 35′ recupero compreso, a causa dell’ingenua espulsione di Bettella. Dopo il gioiello di Clemenza sarebbe bastato poco, un pizzico di attenzione in più per portare a casa il prezioso pari. La partita era finita. E invece…

Non c’è tempo per rimuginare. Lunedì sera il Pescara ospita, alle ore 21, l’Empoli degli ex Marino, Romagnoli, Fiamozzi, soprattutto Leonardo Mancuso che nel biennio biancazzurro ha realizzato 28 gol. Sarà la prima volta da avversario all’Adriatico.