Pescara calcio: ripartenza convincente, ora però…

Pescara calcio. Contro la Juve Stabia risposta significativa. Questa volta fase di non possesso impeccabile. Ciò che preoccupava maggiormente. Busellato imprescindibile. Ripresa convincente. Zappa predestinato. Ora, però, servono conferme.

Premiate le scelte coraggiose di Legrottaglie. La sua è stata, come da noi anticipato, una rivoluzione nell’assetto tattico, il 4 – 4 – 2 inizialmente conservativo, ma anche negli uomini. Dalle critiche giustificate dell’ultimo periodo pre Covid agli elogi. In questo caso, il tecnico pugliese ha avuto ragione. Bisogna dargliene atto.

Balzano in campo dopo 9 mesi dal grave infortunio al ginocchio; Crecco, autore del terzo gol, prima terzino poi centrale di difesa dopo l’uscita di scena di Drudi rimpiazzato da Masciangelo;

Memushaj esterno di centrocampo ma con licenza di accentrarsi. Noi lo preferiamo sempre nel vivo dell’azione. Decentrato, lo è di meno. Meglio, infatti, nella parte finale quando con l’ingresso di Melegoni, l’albanese è stato restituito al ruolo più congeniale alle sue caratteristiche.

Zappa utilizzato da ala per sfruttare spinta e propensione offensiva del classe ’99 scuola Inter. Devastante in campo aperto, al quarto gol stagionale. Sarà il nuovo gioiello del prossimo mercato biancazzurro.

Attacco senza prima punta di ruolo. Alla vigilia, si parlava di Clemenza al fianco di Galano. Ha giocato invece, aggiungiamo giustamente, il debuttante Pucciarelli che in avvio di ripresa ha sbloccato il punteggio. Gol importantissimo che ha mentalmente liberato e sciolto i biancazzurri.

Da quel momento, il meglio. Ciò che non si era visto nel primo tempo forse per un rispetto esagerato nei confronti di una squadra non proprio irresistibile come la Juve Stabia, il cui centrocampo, privo di interdizione e sotto ritmo, si è letteralmente consegnato ai biancazzurri. Il doppio play Calò – Di Gennaro non ha funzionato.

In fase di impostazione, difesa campana a 3, Di Gennaro si abbassava tra i centrali, Vitiello veniva lasciato alto. Nel primo tempo, a destra, c’era un buco che i biancazzurri non hanno sfruttato. Ciò che invece è accaduto nella ripresa, di fatto, senza storia.

Il 3 – 1 finale sta finanche stretto al Pescara. Ora, però, servono conferme. A partire dal confronto in programma a Pisa ( venerdì ore 21 ). Dopo 3 giorni, lunedì 29 giugno sempre alle 21, sarà la volta dell’Empoli dell’ex Pasquale Marino all’Adriatico.