Coronavirus tra affermazioni e certezze (poche)

Anche la giornata di oggi è contrassegnata dal rincorrersi di affermazioni e contro affermazioni in materia di Coronavirus. In attesa di certezze, meglio focalizzarsi su dati che testimoniano il trend al ribasso del Covid in Abruzzo.

Cambiano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per il rilascio dall’isolamento dei pazienti che hanno contratto il Covid. Non servono più guarigione clinica e almeno due tamponi negativi: le nuove linee guida affermano che bastano tre giorni senza sintomi. I criteri sono stati aggiornati perché i pazienti con sintomi risolti possono risultare positivi al tampone anche per settimane, ma è improbabile che siano infettivi.

Poi c’è chi, come il direttore del dipartimento di virologia di Padova,  Andrea Crisanti, stronca coloro che sostengono che il virus si stia spegnendo: “Nessuno sa qual è la dose infettiva di questo virus, non si può commentare con un argomento scientifico una cosa che non è Scienza”.

In assenza di precedenti e forse anche di certezze, tutti viviamo un po’ alla giornata: se da un lato i numeri legittimano la speranza di venirne fuori al più presto, dall’altro il continuo memento di medici e scienziati ci tiene ancora sulle spine. Resta ovviamente la necessità di tenere alta la guardia con i semplici mezzi che abbiamo a disposizione – mascherine, mani pulite e distanziamento sociale – ma si fa largo anche la visione di una luce in fondo al tunnel, alimentata dai dati degli ultimi bollettini sanitari, sia in Italia che in Abruzzo. Al momento la situazione è sotto controllo e l’estate si annuncia verosimilmente serena. In Abruzzo, per esempio, è ancora buono il cosiddetto indice Rt (erre con ti, ossia il tasso di trasmissibilità dopo l’applicazione delle misure anti Covid). Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nella settimana dall’1 al 7 giugno era pari a 0,7, mentre in quella dall’8 al 14 è sceso a 0,57.