Pescara calcio: praticità e organizzazione, ora le necessarie conferme

Pescara calcio: praticità, soprattutto organizzazione. Ad Ascoli i biancazzurri hanno dimostrato di saper stare in campo, non è poco. Effetto Breda ? Servono conferme ma il nuovo inizio è già molto confortante.

Successo di inestimabile valore nella serata più difficile. Certo, contro un avversario eufemisticamente non irresistibile, ma ieri il Pescara ha giocato e vinto da squadra vera. Senza subire gol. Cosa che non accadeva dalla prima giornata.

C’è la mano di Breda che alla vigilia aveva dichiarato

“La prima cosa da fare è pulire la mente dei ragazzi”

Sotto questo profilo il neo tecnico biancazzurro ha centrato l’obiettivo. È riuscito a toccare, come si dice in simili casi, le corde giuste. Sicuramente un merito.

Poi, però, c’è stato molto altro, ovvero un’organizzazione pressoché perfetta in fase di non possesso, sincronismi, distanze tra i reparti, marcature preventive, grande attenzione sulle palle inattive ( zona mista ), cattiveria, furore agonistico. Meno possesso, meno fraseggio e maggiore ricerca, invece, della verticalità del gioco.

Pochi fronzoli e tanta praticità. Una squadra, insomma, rigenerata nello spirito ma anche nei singoli. Un altro merito del nuovo allenatore che sembra avere già le idee chiare.

L’esempio più calzante ? Galano, calciatore ritrovato grazie ad una posizione che ne esalta le caratteristiche. Il classe ’91 foggiano, tornato al gol dopo un lungo digiuno ( 11 partite Coppa Italia compresa ), è un istintivo. Ingabbiarlo significa limitarne le qualità e la fantasia. Breda lo ha capito da subito e lo ha impiegato da seconda punta libero di svariare senza particolari vincoli tattici.

Perfetta l’intesa con Ceter altro recupero importante. Col suo fisico il gigante colombiano ha fatto salire la squadra e ha realizzato un gran gol magistralmente assistito, appunto, da Galano migliore in campo.

E poi i progressi di Valdifiori restituito al suo ruolo naturale, quello di regista in un centrocampo a tre.

La buona prestazione di Memushaj che, a dire il vero, ha fatto meglio da centrale di metacampo dopo l’uscita di Valdifiori. L’albanese resta un giocatore importante.

Difesa in netta crescita. Impeccabili Bocchetti e Jaroszynski. Bene, specie nel primo tempo, Nzita che ha avuto il merito di procurarsi il calcio di rigore dell’uno a zero trasformato da Galano.

Chi è subentrato ha fatto la sua parte. Nota lieta il rientro di Antei dopo quasi un anno di inattività, causa infortunio al ginocchio, proprio contro l’Ascoli. Impatto positivo, senza paura. Subito una splendida chiusura in scivolata, come a dire “Finalmente ci sono anche io”. Per il reparto arretrato, un ritorno preziosissimo.

Unico neo, comunque e per fortuna ininfluente, non aver chiuso la partita. Quanto sciupio sotto porta ! Ben 5 limpide opportunità non concretizzate: due con Capone, altrettante con Galano, una con Busellato.

Reazione, però, molto convincente. Un segnale significativo. Naturalmente servono conferme ma la sensazione è che la squadra sia già in buonissime mani.

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