Pescara calcio: poker di gol per ricominciare ma…

Pescara calcio: tre punti importanti senza, tuttavia, rubare l’occhio. Quattro gol fatti ma anche due subiti contro un avversario, il Montevarchi, in totale emergenza. Positivo il debutto di De Risio. Sesto risultato utile.

Difesa e attacco: croce e delizia. Nel primo tempo, malgrado le numerose e pesanti assenze, il Montevarchi si fa preferire sul piano del gioco, soprattutto dell’intensità, non proprio una peculiarità dei biancazzurri. Se c’è uno spartito ben definito, se c’è un’impronta riconoscibile, gli interpreti sono relativi. La mano di Malotti (complimenti!) è evidente. È chiaro che alla lunga, quando i ritmi si abbassano, emergono i valori tecnici. 

Alla fine, pur non rubando l’occhio, il Pescara ha meritato la vittoria. Ma non c’è da esaltarsi. Vecchie amnesie, due gol incassati. Non accadeva dalla trasferta di Pontedera. Dietro, la squadra di Auteri è tornata a ballare.

Oltre al successo, da sottolineare l’ottima vena di Ferrari e Rauti. Due doppiette a testa. L’attaccante italo-argentino sale a quota 10 come le presenze da titolare. “El Loco” è vicinissimo al record personale di marcature, 13, nella stagione 2017-18 con la maglia della Pistoiese. Imprescindibile!

Per Rauti 4 centri al termine della sua migliore prestazione stagionale. Parte esterno con licenza di accentrarsi. Da sottopunta, per caratteristiche, il classe 2000 riesce sempre a fare le cose migliori sfruttando il movimento e gli spazi creati da Ferrari. I due gol sono arrivati da posizione centrale, all’interno dei 16 metri avversari.

De Risio era all’esordio. Non giocava titolare dal 23 maggio (play off Feralpisalò-Bari). In questa stagione, appena 7′ contro la Vibonese. Di certo, è cresciuto alla distanza. Un buon impatto. La condizione, giocando, è destinata a lievitare. Senso della posizione, prestanza fisica e buona proprietà di palleggio. Sicuramente il giocatore che serviva.

Altra nota lieta: il debutto in campionato del sedicenne Marco Delle Monache. Sfrontatezza e personalità. Il baby di Cappelle punta l’avversario, lo salta e va al tiro. In una manciata di minuti ha fatto molto meglio di D’Ursi, ancora lontanissimo parente del calciatore ammirato prima a Catanzaro, poi a Bari.

Con Memushaj e Clemenza, entrati in corso d’opera, la qualità si è alzata. L’albanese ha risposto con intelligenza alla seconda esclusione di fila. Partendo dalla panchina, Memushaj può essere lo stesso molto utile soprattutto quando i ritmi si abbassano.

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Pescara-Montevarchi 4-2 (nel video ampia sintesi)