Pescara calcio: era la gara verità, biancazzurri sonoramente bocciati

Pescara calcio: era la gara della verità. Biancazzurri privi di idee e organizzazione. Una sonora bocciatura. La Reggiana, nettamente superiore, si impone (2-0) quasi senza sudare.

Una grandissima delusione a prescindere dalla forza degli avversari, tuttora imbattuti, e di nuovo in testa col Modena.

Si chiedeva almeno di provarci. Approccio completamente errato. Pescara senza idee e spartito, soprattutto senz’anima.

Perché quando fai una fatica immane sul piano del gioco (in realtà è sempre stato così), devi almeno riuscire a pareggiare la carica agonistica, soprattutto dovresti avere un minimo di compattezza.

Di fronte, invece, una squadra che ha pressato con intensità e tempi giusti, sporcando ogni possesso, ogni passaggio, coprendo benissimo il campo. Da una parte, insomma, un team organizzato; dall’altra, purtroppo, parecchia improvvisazione.

La Reggiana è stata, da subito, aggressiva. Il Pescara lungo e largo. In questi casi butti la palla avanti su Ferrari per fare salire la squadra e giochi sulle seconde palle tenendo, però, stretti gli esterni. Nulla di tutto ciò.

È mancata la lettura dalla panchina, è mancata una strategia. Gli emiliani, palesemente più forti, non sono mai andati in difficoltà se non quando da una giocata individuale (Clemenza), è nata l’unica occasione, sventata addirittura da Zamparo migliore in campo.

La cosa più evidente è la mancanza di intensità. Il Pescara gioca sempre sotto ritmo.

Superfluo parlare dei singoli, tutti al di sotto delle aspettative, tranne Sorrentino autore di due parate.

Sarebbe troppo semplice soffermarsi sulla disastrosa serata di Nzita che ha provocato il rigore del vantaggio emiliano ed è stato espulso (doppio giallo) a 15′ dal termine. Ancora più grave, a nostro avviso, non averlo sostituito.

Sulla fascia mancina biancazzurra, e in parte su quella opposta, non c’è stata partita. Guglielmotti devastante. Auteri non ha saputo trovare le opportune contromisure.

A centrocampo sempre in inferiorità. Cigarini, 362 presenze in A, ha potuto dirigere il traffico senza alcuna opposizione.

Un classico: contro il Pescara i registi avversari, mai schermati, fanno sempre un figurone. A maggior ragione se di fronte c’è, appunto, un certo Cigarini che, malgrado sia prossimo alle 36 primavere, in C è un autentico lusso.

Pescara battuto dopo nove risultati utili consecutivi. Non accadeva dallo scorso 21 novembre (2-1 sul campo del Pontedera).

L’amara constatazione: biancazzurri grandi con le piccole ma piccoli, e di parecchio, con le grandi.

Giovedì sera, ore 21, l’Entella all’Adriatico. In chiave terzo posto, scontro diretto da non fallire.

Liguri in salute: 5 vittorie nelle ultime 6 gare (15 gol fatti-3 subiti) e un solo ko interno, tra mille recriminazioni, col Modena.

Nelle ultime 16 partite appena due sconfitte, entrambe in casa, contro la Reggiana e, appunto, il Modena.

Due gli ex: Andrea Paolucci, abruzzese di Tollo (in dubbio) e Daniele Dessena. Certa l’assenza per infortunio di Capello.

La bestia nera è il trequartista Schenetti che contro i biancazzurri è andato a segno 4 volte in altrettante sfide con la maglia dell’Entella.

Reggiana-Pescara 2-0 web cronaca clicca qui

Reggiana-Pescara 91′-L’analisi di Auteri clicca qui

Reggiana-Pescara 91′-Le dichiarazioni di Matteassi clicca qui

Reggiana-Pescara 91′-Le dichiarazioni di De Risio clicca qui

Reggiana-Pescara 91′-Le dichiarazioni di Pompetti clicca qui

Reggiana-Pescara 2-0 (ampia sintesi)